mantenimento-abitazioneCasa: i costi per il mantenimento dell’abitazione crescono del +0,65% nel 2018. Necessarie ancora 17,5 annualità di stipendio per l’acquisto di un appartamento: nonostante diminuisca il prezzo delle abitazioni, il reddito non cresce abbastanza.


L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, come ogni anno, ha monitorato le spese per la casa ed i costi ad essa connessi, confermando come quello abitativo rappresenti uno dei problemi principali degli italiani.

 

I costi relativi al mantenimento di una casa (un appartamento-tipo, di 90 mq in una zona semicentrale di una grande area metropolitana) che nel 2018 risultano pari a:

 

  • 1.701,41 Euro al mese per un appartamento in affitto (+0,5% al mese rispetto al 2017)
  • 1.118,80 Euro al mese per un appartamento di proprietà (+0,8% al mese rispetto al 2017).

 

Sebbene i costi delle abitazioni siano in calo, le spese per il mantenimento continuano a salire. Tale andamento è dettato principalmente dalla crescita delle spese relative all’energia elettrica, al servizio idrico ed alla telefonia.

 

Non migliora molto nemmeno la situazione relativa al numero di mensilità necessarie per l’acquisto dell’appartamento-tipo preso in considerazione, che nel 2018 risulta pari a circa 17,5 annualità di stipendio, nonostante la timida crescita del reddito.

 

“La casa si conferma come una delle principali voci di spesa a cui i cittadini devono far fronte. Tale problema è reso ancora più grave dalla situazione di crisi vissuta dalle famiglie, il cui reddito non aumenta a sufficienza per far fronte all’incremento delle voci di spesa, a partire da quelle relative all’energia ed all’acqua.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.

 

“Per questo è urgente che il Governo, non appena sarà insediato, avvii un serio piano casa, prevedendo investimenti per la messa in sicurezza, per il risparmio energetico e per gli interventi antisismici.”

 

Una necessità resa evidente dalle continue scosse che si verificano in Centro Italia, che rappresenterebbe anche una utile opportunità per creare occupazione e per ricostruire un tessuto urbano e sociale in un’area che, da troppo tempo, aspetta interventi di rilancio.

 

Non dimentichiamo, infine, che il problema abitativo riguarda soprattutto i giovani senza lavoro. A loro il Governo deve dare risposte concrete, creando nuove opportunità per una crescita stabile, che consenta loro di accedere ad una occupazione di qualità ed al credito.