Lunedì 21 novembre si è riunito il Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi per approvare la Manovra 2023: ecco le principali misure per i cittadini.
Misure cittadini Manovra 2023: il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato, per l’anno finanziario 2023, su proposta del Ministro dell’economia Giorgetti.
Si tratta della prima Legge di Bilancio per il Governo Meloni. Definita dal Premier come “manovra coraggiosa” per “favorire la crescita e aiutare famiglie e imprese”.
Ecco quali sono le misure principali per i cittadini.
Manovra 2023 misure per i cittadini: ecco quali sono
Nella Manovra 2023 sono presenti diverse misure dedicate alle famiglie e ai cittadini, come quelle contro il caro-energia, ma anche un taglio dell’Iva su alcuni prodotti e grosse novità per il Reddito di Cittadinanza.
Vediamo allora quali sono le misure per i cittadini della Manovra 2023.
Misure contro il caro-energia
Saranno stanziati oltre 21 miliardi di euro per combattere il caro-energia, nei primi tre mesi del 2023.
Nel dettaglio sono state incluse le seguenti misure:
- Eliminazione oneri impropri delle bollette;
- Credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale per bar, ristoranti ed esercizi commerciali al 35%, fino al 30 marzo 2023;
- Bonus sociale bollette, confermato e rafforzato, con un innalzamento della soglia Isee da 12’000 a 15’000 euro.
Inflazione
Per combattere l’inflazione, ci sarà una riduzione dell’Iva dal 10% al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile.
È stato istituito anche un fondo di 500 milioni di euro, utile per la realizzazione della Carta Risparmio spesa. La misura sarà dedicata ai redditi bassi, fino a 15mila euro, per l’acquisto di beni di prima necessità.
Si tratterà di una sorta di buono spesa da utilizzare nei punti vendita che aderiranno all’iniziativa e sarà gestito dai Comuni.
Assegno unico per le famiglie con 3 o più figli
Sono stati stanziati circa 610 milioni di euro per l’Assegno unico per le famiglie, che sarà maggiorato del 50% per il primo anno e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli.
Agevolazioni assunzioni
Con la Manovra 2023, sono state disposte delle agevolazioni per chi assume a tempo indeterminato, con una soglia di contributi a 6mila euro, per chi ha già un contratto a tempo determinato. La misura è volta particolarmente alle donne under 36 e ai percettori del Reddito di Cittadinanza.
Pensioni
Per scongiurare il ritorno della Legge Fornero, è stata approvata Quota 103, che permetterà di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica. Per chi deciderà, invece, di restare a lavoro, ci sarà una decontribuzione del 10%.
Sono stati confermati anche Opzione Donna, con modifiche (in pensione a 58 con due figli, 59 con un figlio e 60 in altri casi) e l’Ape sociale per i lavori usuranti.
Reddito di Cittadinanza
Dopo essere stato uno dei temi più caldi, sia in campagna elettorale che nei primi mesi di governo, il Reddito di Cittadinanza subirà un vero e proprio cambiamento.
A partire dal 1° gennaio 2023, ai cittadini con età compresa tra i 18 e i 59 anni, che non abbiano disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni di età, all’interno del nucleo familiare, sarà riconosciuto il reddito nel limite di 7/8 mensilità, invece delle 18 rinnovabili attuali.
Sarà previsto, inoltre, un corso di formazione o riqualificazione professionale della durata di 6 mesi: se non sarà seguito, il reddito decadrà. Stessa sorte, in caso di rifiuto della prima offerta congrua.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Non capisco perché una donna con pari età anagrafica e 35 anni di contributi e che abbia avuto un solo figlio debba lavorare un anno in più! Proprio non capisco il nesso
Non capisco perché per il caro energia venga dato un aiuto a chi ha la fortuna di fare il bagno in mare anche a Natale chi invece ha la colonnina che va sotto zero ma ha un reddito familiare di 35.000 euro nulla anzi gli viene vietato addirittura il camino