C’è di nuovo maretta tra l’Europa e il nostro Stato? L’UE avanza richieste di chiarimenti su alcuni punti inseriti nella manovra 2020. La richiesta arriva attraverso una missiva.
Manovra 2020, lettera UE all’Italia: l’Unione vuole chiarimenti su alcuni punti inseriti attualmente nel testo.
Bruxelles assicura: “Considereremo i criteri della flessibilità”. Il premier Conte: “Daremo tutti i chiarimenti”. Il viceministro Misiani: “Dimostreremo che rispettiamo le regole europee”.
Manovra 2020, lettera UE all’Italia: vuole chiarimenti
Secondo l’Unione Europea, la bozza della manovra 2020 prevede un peggioramento del deficit strutturale di 0,1% del Pil e “un aumento della spesa dell’1,9%, che eccede la riduzione raccomandata di almeno lo 0,1%”.
Elementi che “appaiono non in linea” con le raccomandazioni, con un rischio di “deviazione significativa” dallo “sforzo raccomandato”.
In particolare, si chiedono più informazioni per quanto riguarda il saldo strutturale e le modalità di spesa. Queste informazioni aiuterebbero l’UE a capire se c’è un rischio di deviazione significativa dallo sforzo raccomandato in materia di bilancio che il nostro Paese ha promesso di portare a termine.
Quanto alla richiesta dell’Italia di una maggiore flessibilità, “la Commissione europea, e successivamente il Consiglio, procederà a una una valutazione approfondita della domanda, tenendo conto dei criteri di ammissibilità”, prosegue la lettera.
I nuovi chiarimenti sono attesi entro domani, 23 ottobre.
All’Europa
“risponderemo nei tempi richiesti, vorrei sottolineare che lettere analoghe sono state inviate a numerosi altri paesi europei. Il tono e’ lontano anni luce dalle letteracce dell’anno scorso che contestavano radicalmente la Manovra. Mentre noi abbiamo costruito una Manovra espansiva nel quadro delle regole europee come dimostreremo, numeri alla mano, a Bruxelles”.
Lo assicura il vice ministro dell’Economia Antonio Misiani ai microfoni di Radio 1.