Futuro di giovani e pensionati: i manager chiedono chiarezza
“Il rientro dalle vacanze, per molti Italiani riserverà brutte sorprese”
afferma Silvestre Bertolini, Presidente CIDA-Manager e Alte Professionalità per l’Italia, il soggetto
che rappresenta unitariamente a livello istituzionale i dirigenti pubblici e privati.
“Le dichiarazioni del Ministro del Lavoro, infatti non lasciano ben sperare” prosegue Bertolini, “si
parla di pensioni, flessibilità e lavoro, ma in maniera vaga, non strutturata. Il problema degli
esodati, ad esempio- lungi dall’essere risolto in maniera definitiva – sta mettendo in seria
discussione il rapporto di fiducia tra Stato e cittadini”.
Per il Presidente CIDA “è assurdo credere che la copertura per il superamento dei “buchi” lasciati
aperti dalla riforma Fornero possa essere trovata mediante prelievi sulle pensioni. Sembra che il
Ministro abbia le idee chiare solo su cosa decurtare e non voglia considerare che le pensioni sono
il risultato di una vita di lavoro e già hanno subito penalizzazioni come in particolare il blocco della
perequazione. La soluzione più ovvia, invece, sarebbe trovare strumenti strutturali, introducendo
ad esempio la flessibilità in uscita. In altri termini: nuove tasse sul solito ceto medio tassabile, che da anni ormai è diventato
quasi una seconda cassa statale”. In altri termini: nuove tasse sul solito ceto medio tassabile, che da anni ormai è diventato
quasi una seconda cassa statale”.
Infine, per Bertolini “il Ministro Poletti sta facendo lo stesso errore della Fornero. Si ostina a non
ascoltare la voce di chi – come i rappresentanti delle categorie interessate – potrebbe fornire
consigli e soluzioni ad hoc”.
FONTE: ANQUAP, Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche