A seguito del successo della prima iniziativa dei cittadini europei, la Commissione moltiplicherà gli sforzi per migliorare la qualità dell’acqua, delle infrastrutture idriche e dei servizi igienico-sanitari.
Right2Water è la prima iniziativa dei cittadini europei in assoluto che sia giunta a buon fine. Il diritto d’iniziativa, introdotto nell’aprile 2012, consente ai cittadini europei di invitare la Commissione a proporre una legislazione in settori di competenza dell’UE.
Gli organizzatori dell’iniziativa hanno raccolto 1,89 milioni di firme in diversi paesi europei a sostegno del loro obiettivo di garantire che tutti i cittadini dell’UE possano godere del diritto all’acqua pulita e ai servizi igienico-sanitari.
Hanno inoltre chiesto:
- di escludere l’approvvigionamento idrico e la gestione delle risorse idriche dalle logiche del mercato interno e dalla liberalizzazione
- di intensificare gli sforzi per assicurare un accesso indiscriminato all’acqua e ai servizi igienico-sanitari in tutto il mondo.
Interventi a livello dell’UE
Sebbene abbia deciso di non proporre una nuova normativa, la Commissione ha individuato una serie di problematiche da affrontare, che hanno una rilevanza diretta per l’iniziativa e il raggiungimento dei suoi obiettivi. Si è infatti impegnata a:
- intensificare gli sforzi per una piena attuazione della legislazione dell’UE da parte dei governi nazionali
- migliorare la gestione dei dati e la divulgazione delle informazioni ai cittadini
- valutare le migliori pratiche e promuovere il dialogo e la collaborazione nel settore idrico
- migliorare la trasparenza e la responsabilità dei fornitori di servizi idrici
- difendere l’accesso universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari
- lanciare una consultazione pubblica a livello europeo in merito alla direttiva sull’acqua potabile per valutarne i margini di miglioramento.
No alla privatizzazione dei servizi
Le modalità di gestione dei servizi idrici competono attualmente alle autorità pubbliche dei paesi dell’UE, e la Commissione ha affermato che intende rimanere neutrale e garantire il rispetto delle decisioni adottate a livello nazionale, regionale e locale.
Conformemente agli obiettivi dell’iniziativa Right2Water, la distribuzione e la fornitura dell’acqua continueranno ad essere escluse dalle norme sul mercato interno e dalla liberalizzazione. Lo scorso anno la Commissione ha affermato espressamente che avrebbe escluso i servizi idrici dalla direttiva sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, per fugare i timori di una possibile privatizzazione indiretta delle risorse idriche.
Diritto d’iniziativa dei cittadini europei
Finora oltre 5 milioni di cittadini dell’UE hanno già firmato più di 20 iniziative diverse. Per poter invitare la Commissione a proporre nuove norme, occorre ottenere il sostegno di almeno 1 milione di persone in almeno un quarto dei paesi europei.
FONTE: Commissione Europea