Sociometrica, sulla base della tecnologia Cogito© di Expert System, ha analizzato 218 mila post in lingua inglese di persone che sono state in Italia per un viaggio negli ultimi 12 mesi. L’analisi semantica sintetizza ogni post nei suoi concetti chiave, negli argomenti preminenti e genera il “mood” o “sentiment” che si può dedurre da ciascuno di essi. La tecnologia è neutra nel senso che non ha una griglia interpretativa a priori, ma raggruppa, analizza e sintetizza migliaia di commenti che compaiono su internet. Il risultato è un quadro affascinante, inedito, sorprendente che restituisce con autenticità il pensiero dei turisti sull’Italia.

L’Italia turistica è migliore dell’Italia. L’indicatore generale del sentiment verso l’Italia nel suo complesso, calcolato da 0 a 100, si colloca al valore 62; nel caso dell’Italia turistica sale a 78. Può sembrare ovvio che sia così, perché nell’universo turistico sono collocate le cose più belle e più interessanti, ma non è così, perché ogni viaggio è un investimento emotivo molto più importante, perciò le attese sono alte e, di fronte a una esperienza negativa, la delusione sarebbe doppia. Nel turismo si sceglie il Paese dove si decide di viaggiare, perciò c’è una sorta di pregiudizio positivo. Il fatto che il risultato complessivo sia elevato è incoraggiante. Non ci sono ricerche analoghe in altri paesi per poter operare un confronto.

Le cose che regalano le migliori esperienze ai turisti sono i ristoranti, le pasticcerie e le piazze. Il sentiment verso i ristoranti è di 82 punti, così come quello delle pasticcerie e per le piazze è di 81. Ottime esperienze regalano anche le spiagge, lo shopping, i bar e gli hotel. I turisti apprezzano molto lo stile di vita italiano, che ritrovano soprattutto nella ristorazione, nella qualità dei dolci e nel particolare mix delle piazze storiche fatto di bellezza e libertà. La piazza che regala la migliore esperienza è Piazza delle Erbe a Verona, con 90 punti, seguita da Piazza del Duomo a Parma e Piazza Castello a Torino.

Le destinazioni turistiche che regalano le migliori esperienze sono semplici, ricche di cultura e libere “dell’incubo” delle auto. Al primo posto ci sono Taormina e Lucca con 82 punti. Seguono Siena e Assisi. Subito dopo la Costa Smeralda, l’Alto Adige, Mantova e Riva del Garda. Nel caso di Taormina e di Lucca convergono alcuni elementi comuni: una certa qualità storico-artistica, il fatto che i centri siano chiusi alle auto, la concentrazione di ottimi alberghi in uno spazio limitato, che crea una particolare preziosità del luogo e il pregio dell’area circostante (l’Etna, il golf e il mare nel caso di Taormina; Firenze e la Toscana con la Versilia per Lucca).

I musei affascinanti per il contenuto, insufficienti per l’organizzazione. L’esperienza della visita ai musei segna, in generale, una esperienza leggermente inferiore alla media, con 75 punti. Il problema maggiore è quello delle file, dei tempi d’attesa, della difficoltà a comprare un biglietto d’ingresso. Pur in presenza di opere di grandissimo valore, l’esperienza della visita viene deteriorata dalle questioni organizzative che vi sono intorno.

“L’incubo” della guida e del parcheggio. Fra i fattori segnalati come critici, c’è la complessità di guidare in Italia, soprattutto nei centri delle città più grandi, sia per la difficoltà a capire la regolazione degli ingressi, che per trovare parcheggi. Si segnala anche lo stile di guida italiano improntato a un non sufficiente rispetto delle regole di circolazione. In sostanza guidare nelle città è percepito come un’esperienza non felice e non rilassante.

Non benissimo le infrastrutture e i trasporti. Uno degli elementi critici rilevati riguarda l’assetto generale delle infrastrutture di trasposto, a cominciare dagli aeroporti, che raccolgono considerazioni negative rispetto ai tempi d’attesa, il loro costo e organizzazione. Molto bene l’alta velocità, male il trasporto ferroviario locale. Esperienze negative si concentrano nel servizio dei taxi e in qualche caso nel trasporto urbano. Bene le esperienze relative alle autostrade, alle stazioni ferroviarie più grandi e alle infrastrutture per lo sci nell’arco alpino.

Il turista immaginato è diverso dal turista reale. Dall’esperienza concreta di chi viaggia in Italia si vede che la gerarchia dei bisogni, delle attese e delle cose che colpiscono e affascinano è diversa da quella immaginata. L’argomento principale dei post è relativo ai trasporti, su come muoversi e come raggiungere i luoghi che s’intende vedere, al secondo posto viene la cultura e subito dopo tutto ciò che riguarda i collegamenti digitali e in tempo reale. Vi è una grande attenzione al wi-fi, alla possibilità di prenotare on line la visita ai musei e agli altri servizi solitamente utilizzati dai turisti. Le cose richieste dagli ospiti del nostro Paese sono molto più semplici di quelle immaginate, ma sorprende quando non sono adeguate agli standard internazionali.

Il potere della folla, il potere dell’esperienza. L’analisi semantica mette in risalto il potere di influenzare le persone da parte di ciascun turista, che con i suoi giudizi orienta tutti gli altri. L’esperienza di ogni viaggiatore diventa la base di conoscenza della percezione del paese.

FONTE: Forum PA

AUTORE: Antonio Preiti, Amministratore Delegato e Senior Consultant dii Sociometrica

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