Nel video commento a cura del Dottor Simone Chiarelli, in collaborazione con l’Avvocato Lorenzo Tamos, si analizza il rapporto che intercorre tra “libertà fondamentali” e misure restrittive Covid-19.
La necessità di contenere la diffusione della pandemia in atto ha condotto il Governo ad adottare una notevole quantità di atti normativi. E tali atti hanno comportato l’applicazione di misure che limitano l’esercizio di diritti e libertà fondamentali quali la libertà personale, la libertà di circolazione, la libertà di riunione, libertà di iniziativa economica, ecc..
Misure che si sono presentate sempre più stringenti e che hanno coinvolto sempre di più il territorio italiano, sino a dichiarare l’Italia interamente zona rossa. Situazione che non è cambiata molto anche quest’anno, con l’introduzione del sistema a zone gialle, arancioni e rosse.
Ma come si relazionano queste misure con le libertà definite “fondamentali”?
Ricordiamo che con l’espressione libertà e diritti fondamentali si indicano le situazioni giuridiche soggettive, cioè le garanzie del rispetto dei diritti di ciascuna persona umana in quanto tale, che l’ordinamento giuridico riconosce e si impegna a garantire.
Secondo le più note ricostruzioni teoriche, si può avere di essi una nozione:
- storicistica (sono tali i diritti consuetudinari),
- individualistica (sono tali i diritti che spettano, in base al diritto naturale, all’individuo),
- statualistica (sono tali i diritti che l’ordinamento definisce).
Fondi Covid ai Comuni, ripartizione risorse: la metà va al Nord.
L’analisi del rapporto tra “libertà fondamentali” e misure restrittive Covid-19
Il video commento odierno del Dottor Simone Chiarelli e dell’Avv. Lorenzo Tamos, pertanto, vuole fornire un approfondimento su tutti questi atti normativi.
Qui di seguito potete visualizzare il video completo.
Fonte: articolo della redazione, video di Simone Chiarelli