La Feditart (Federazione Italiana Artisti), presieduta da Gino Auriuso, ha scritto una lettera aperta al ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini e alle massime istituzioni del Settore Spettacolo dal Vivo.
Si chiedono, in primo luogo, chiarezza sul Tavolo permanente, sostegni per gli spettacoli cancellati, e l’allargamento del Fondo Unico per lo Spettacolo a tutti gli aventi diritto.
La lettera aperta di Feditart al Ministro Franceschini ed alle massime istituzioni del Settore Spettacolo dal Vivo
Qui di seguito potete leggere il testo completo della lettera.
LETTERA APERTA FED.IT.ART.
(Federazione Italiana Artisti)
ALLE MASSIME ISTITUZIONI DEL SETTORE SPETTACOLO DAL VIVO
Egregi
Ministro ai Beni e alle Attività Culturali On. Dario Franceschini;
Segretario Generale dott. Salvatore Nastasi, Capo di Gabinetto prof. Lorenzo Casini, Direttore Generale dello Spettacolo dott. Onofrio Cutaia,
come ricordato dal Ministro Franceschini a più riprese, anche durante il primo incontro del Tavolo Permanente dello Spettacolo dal Vivo (a cui abbiamo l’onore di partecipare), il prossimo anno dovrà essere concepito necessariamente (purtroppo) come un ulteriore anno straordinario per il settore spettacolo dal vivo e, come tale, dovrà essere caratterizzato da norme eccezionali.
Noi di Fed.It.Art. intendiamo batterci in difesa non solo delle grandi strutture organizzative e produttive, ma anche e soprattutto delle attività culturali di base e di prossimità, che arricchiscono con la loro attività e la loro quotidiana presenza Periferie, Province e Comuni dell’Italia minore, creando coesione sociale e offrendo svago, cultura e dignità.
Immaginiamo che il criterio di straordinarietà adottato verrà calato nella realtà e definito attraverso lo strumento dei DM; tale strumento regolerà il Fondo Unico dello Spettacolo 2021 prima della nuova triennalità che prevedibilmente sarà 2022-2024.
Il 2021 dovrà essere anno di transizione e, auspichiamo, di costruzione del futuro, partecipata da tutti i soggetti che rappresentano l’ampio mondo dello spettacolo dal vivo e senza esclusione.
Registriamo, come ci ha comunicato il Ministro e successivamente il Direttore Cutaia, che per il 2021 il FUS sarà incrementato di 50 milioni ed in forma strutturale, questo porterà per i prossimi anni il Fondo a 400 milioni totali circa. In sé questa è una bella notizia che, siamo certi, dovrà portare, come auspichiamo, ad ulteriori necessari investimenti in un settore fondamentale per lo sviluppo e la ripresa del nostro Paese.
Su queste basi è necessaria una riflessione attenta e tempestiva e riteniamo che da questa considerazione sia scaturita l’esigenza della creazione del Tavolo Permanente dello Spettacolo dal Vivo, a cui quindi spetta una funzione indispensabile, importante e insostituibile. Dal confronto tra tutti i protagonisti del complesso mondo che rappresentiamo passa un arricchimento di conoscenza, una nuova modalità dell’inclusione e quindi una nuova visione per la Rinascita del nostro Paese.
ECCO LE NOSTRE RICHIESTE:
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CHIAREZZA SUL TAVOLO PERMANENTE DELLO SPETTACOLO DAL VIVO
Auspichiamo che il lavoro di questo nuovo, meritorio organismo che, ripetiamo, deve essere inclusivo e permanente, si concentri non tanto e non solo sull’ascolto reciproco e sulla segnalazione di guai e inadempienze, ma sull’operatività con la creazione di documenti e azioni di indirizzo condivise. Un lavoro che non sostituisce i tavoli di confronto e trattativa tra datori di lavoro e rappresentanze dei lavoratori ma che non sia un semplice momento del confronto emergenziale ma una scelta di percorso condiviso da tutti e non di volta in volta da tavoli ai quali siedono organismi che ritengono di rappresentare la maggioranza dei soggetti.
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SOSTEGNO PER SPETTACOLI CANCELLATI
chiediamo di utilizzare parte di questi 50 milioni in più a sostegno dei lavoratori dello spettacolo che, ormai è chiaro, sicuramente subiranno assenza o forte calo di scritture nel 2021 nonché cancellazione di produzioni.
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NUOVE ISTANZE
…che buona parte dei 50 milioni vadano a sostegno delle nuove istante (i così detti Extra FUS) escludendo gli operatori non professionisti.
NEL PROSSIMO TRIENNIO CHIEDIAMO L’ABOLIZIONE DEL TERMINE EXTRAFUS GRAZIE ALL’ALLARGAMENTO DEL FUS A TUTTI I SOGGETTI PORTATORI DEI REQUISITI NECESSARI. IN QUESTO SENSO IL TAVOLO DI CONSULTAZIONE POTRA’ LAVORARE PER INDICARE I CRITERI DI ASSEGNAZIONE (ripetiamo con uno spirito di inclusione…)
…che i criteri per l’assegnazione di contributi alle nuove istanze (per far sì che l’intervento Ministeriale possa essere di semplice accesso e di vero sostegno) debbano soddisfare soggetti che rispettino comunque i seguenti requisiti:
– vantino, almeno negli ultimi 3 anni, un’attività di tipo professionale, regolare e non episodica; siano possessori di Partita IVA e posizione INPS; presentino, tra le finalità principali del proprio Statuto, la gestione e l’organizzazione di attività e/o spazi culturali e di spettacolo dal vivo; rispettino la legislazione del lavoro per l’attività prestata da collaboratori e adottino, nei confronti dei lavoratori e dei fornitori, una condotta regolare (definizione di compensi equi, rispetto dei contratti, rispetto dei tempi di pagamento, ecc.);
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FLESSIBILITÀ
Chiediamo che tutti gli organismi già sostenuti dal FUS nel triennio 2018-2020 vengano supportati nel riavvio delle attività anche attraverso una flessibilità tra preventivo e consuntivo 2021 e con la non obbligatorietà della riprogrammazione degli spettacoli cancellati.
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SOSTEGNI EMERGENZIALI
prevedendo ormai che il protrarsi della pandemia colpisca anche buona parte del 2021 ed immaginando una continuazione della chiusura del settore, chiediamo di prefigurare nuovi sostegni emergenziali (come già fatto dal MiBACT nel 2020) che ristorino i mancati incassi per tutti e senza tralasciare nessuno (Teatri, Compagnie e Lavoratori).
Fed.It.Art. , come sapete, ha inoltre compiuto uno studio accurato su una auspicabile riforma del FUS e ha prodotto e produrrà a brevissimo documenti ponderati che riguardano la piattaforma della cultura che sembra essere ai nastri di partenza. Su questo e altro chiediamo di poter dare il nostro contributo, sempre dialogico e costruttivo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it