settore marittimoDal Senato delega al Governo per il riordino delle disposizioni in materia di incentivi fiscali, previdenziali e contributivi all’interno della Legge Europea 2015. Uggè: “scelta opportuna e saggia perché dà la possibilità al Governo di rivedere il sistema degli incentivi”. Ok anche da Fedarlinea.

 

“Confcommercio esprime plauso e condivisione sulla delega, da parte del Senato, al Governo per il riordino delle disposizioni in materia di incentivi fiscali, previdenziali e contributivi all’interno della Legge Europea 2015. Una delega che non mette in discussione la buona pratica da tutti riconosciuta del Registro Internazionale italiano ed elimina ogni dubbio sull’introduzione di discriminazioni o rischi per l’armamento”: così il vicepresidente di Confcommercio e presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, sull’emendamento approvato in Senato che delega al Governo il riordino delle norme sulla navigazione marittima in Italia. “Questa del Senato è una scelta opportuna e saggia – precisa Uggè – perché dà la possibilità al Governo di rivedere il sistema degli incentivi, anche per favorire il mantenimento dei livelli occupazionali, senza danneggiare le imprese armatoriali ed eliminare, nel contempo, ogni possibile comportamento atto ad alterare la concorrenza, salvaguardando altresì la competitività internazionale dell’armamento italiano. Sono certo che il Ministro Delrio saprà individuare soluzioni equilibrate, in linea con i contenuti della delega”.

 

Fedarlinea esprime soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento Cociancich

 

Fedarlinea sostiene l’importanza del Registro Internazionale e ritiene che il suo impianto portante non vada modificato per consentire alla flotta italiana di mantenere il livello di competitività in ambito internazionale. L’approvazione, nell’ambito della discussione della legge europea dell’emendamento del relatore Cociancich rappresenta da questo punto di vista un fatto positivo, perché salvaguarda il valore strategico del registro Internazionale, e risolve quelle ambiguità normative che hanno prodotto fenomeni di distorsione della concorrenza, producendo effetti negativi sull’occupazione e sulla formazione dei marittimi italiani. Il largo e trasversale consenso che l’emendamento ha ottenuto in Senato dimostra la giusta attenzione del legislatore verso l’interesse generale dell’armamento italiano e della sua strategica importanza per il sistema Paese. Il Registro Internazionale recupera pienamente lo spirito e le finalità per le quali è nato. Per Fedarlinea l’attribuzione della proposta di iniziativa al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rappresenta una scelta in quest’ottica pienamente condivisibile, perché garantisce che le future modifiche all’attuale ordinamento saranno adottate con le migliori basi tecniche e nell’interesse non particolare di un singolo, ma generale dell’armamento italiano e del sistema imprenditoriale del Paese.