legge-sulla-legittima-difesa-2019-approvata-cameraLa Legge sulla Legittima Difesa del 2019 è approvata dalla Camera dei Deputati. Ok al provvedimento con 373 sì, 104 no e 2 astenuti. Esultanza di Forza Italia in aula con striscioni “Finalmente una cosa di centrodestra”. La Lega festeggia a suon di selfie nel cortile di Montecitorio.


L’aula della Camera ha approvato il ddl sulla legittima difesa con 373 sì, 104 no e 2 astenuti. Il provvedimento, dopo le modifiche di Montecitorio, torna al Senato per il via libera definitivo. A favore hanno votato M5s, Lega, Forza Italia, Fdi. No da Pd, Leu, +Europa.

Venticinque deputati del Movimento 5 stelle non hanno partecipato al voto sul ddl legittima difesa.

Questi si aggiungono ai 29 grillini in missione, per un totale di 54 deputati M5s che non hanno votato il provvedimento, sui 219 appartenenti al gruppo. I 29 parlamentari in missione, pur autorizzati, sono molti di più di quelli degli altri gruppi e in particolare dell’altro gruppo di maggioranza, la Lega, che in missione aveva 13 deputati.

Assenti tra gli altri i presidenti di commissione Giuseppe Brescia e Luigi Gallo, oltre a molti esponenti vicini alle posizioni politiche del presidente Roberto Fico.

Uscendo dall’aula, il presidente Fico non ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se, nel caso in cui fosse stato semplice deputato, avrebbe votato a favore della legittima difesa. Fico si è limitato a sorridere.

ECCO COSA DICE LA NUOVA LEGGE

Nove gli articoli del nuovo testo di legge. Cambiano molte cose rispetto al vecchio ddl legittima difesa votato nel 2017.

L’art. 1, contiene la norma fondamentale della nuova legge. E cioè, che la difesa è “sempre” legittima, ovvero, che “agisce sempre in stato di legittima difesa colui che compie un atto per respingere l’intrusione posta in essere, con violenza o minaccia di uso di armi o di altri mezzi di coazione fisica, da parte di una o più persone”.

L’art. 2, prevede l’esclusione della “punibilità se chi ha commesso il fatto per la salvaguardia della propria o altrui incolumità ha agito nelle condizioni di cui all’articolo 61, primo comma, numero 5), ovvero in stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto”.

L’art. 3, stabilisce che “la sospensione condizionale della pena è comunque subordinata al pagamento integrale dell’importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa”.

L’art. 4, modifica l’articolo 614 del codice penale e aumenta le pene in caso diviolazione di domicilio che passano da “sei mesi a tre anni a “da uno a quattro anni” e quelle da “uno a cinque anni” sono sostituite “da due a sei anni”.

L’art. 5, aumenta le pene per il furto in abitazione e il furto con strappo, detto comunemente scippo. Questo il testo: le parole “da tre a sei anni” sono sostituite dalle seguenti: “da quattro a sette anni”; le parole: “da quattro a dieci anni e della multa da euro 927 a euro 2.000” sono sostituite dalle seguenti: “da cinque a dieci anni e della multa da euro 1.000 a euro 2.500”.

L’art. 6, inasprisce le pene in caso di rapina, mentre l’art. 7, tra l’altro, prevede che chi viene assolto in sede penale non possa essere chiamato a risarcire un danno in sede civile.

STRISCIONI FI: ‘FINALMENTE COSA DI CENTRODESTRA’

Al momento della votazione sulla legittima difesa Forza Italia espone in aula striscioni con la scritta “Finalmente una cosa di centrodestra“. Il presidente della Camera Roberto Fico censura: “Non fate una bella figura, togliere quegli striscioni”.

FESTA DELLA LEGA CON SELFIE DI GRUPPO A MONTECITORIO

Festa grande per la Lega che incassa alla Camera l’ok di Montecitorio alla legittima difesa (il provvedimento deve tornare al Senato). Mentre Forza Italia festeggia “la prima cosa di centrodestra” srotolando in aula degli striscioni da stadio, una decina di deputati del Carroccio si dà appuntamento nel giardino di Montecitorio, dove posa per foto ricordo e selfie all’insegna del motto: ‘La difesa è sempre legittima”, come recitano i cartelli esibiti a favore di obiettivo.

M5S: NON CAMBIA NULLA, NON SI RESTA SCHIACCIATI DA PROCESSO

“Gli italiani non hanno nessuna voglia di armarsi. Le persone devono essere tutelate dalle forze dell’ordine”. Lo dice Gianfrando Di Sarno, del Movimento cinque stelle in dichiarazione di voto alla Camera sulla legittima difesa. “All’orizzonte– aggiunge- non c’è alcun Far West a fronte di un episodio violento o di un omicidio ci sarà sempre un’indagine di un magistrato.Difendersi sarà sempre legittimo a patto che sussistano tutti i presupposti a rendere legittima la difesa. Nessun automatismo, esattamente come accade oggi”.

Di Sarno aggiunge: “Non cambia nulla, con questa legge eviteremo agli italiani che si difendono legittimamente in casa di rimanere schiacciati dal processo, di restare invischiati da procedimenti giudiziari a vita”. Nella legge “promossa da questo governo non c’è dunque libertà di uccidere”.

DE MAGISTRIS: E’ LA RESA DI STATO

“Governo e maggioranza 5S/Lega invece di garantire controllo del territorio rafforzando organici di forze di polizia e assicurare sicurezza ad abitanti del Paese,incentivano le persone con legge su legittima difesa ad armarsi e difendersi da soli. La resa di Stato!”. Lo scrive su twitter il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.