legge sul made in italyArriva la legge sul Made in Italy, che sarà esaminata dal Governo domani, 18 maggio. Vediamo di cosa si tratta e quali sono le misure.


Legge sul Made in Italy: il governo Meloni continua con la sua difesa per il Made in Italy e domani, 18 maggio 2023, arriverà al Consiglio dei Ministri il disegno di legge con le misure pensate per l’industria e la produttività italiana.

Vediamo quali sarebbero le misure in programma.

Legge sul Made in Italy: le misure in programma

La Legge dovrebbe essere approvata entro la fine del 2023. Il Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, ne ha parlato come

“un atto di fiducia e d’investimento sulle potenzialità di questo Paese, sulle sue peculiarità, sul suo sistema produttivo che ormai tutti ci riconoscono come quello più capace di reagire ai cambiamenti globali proprio perché fondato sul Made in Italy, noto ovunque come prodotto di qualità globale”.

Ecco quali sono le misure previste dalla Legge sul Made in Italy.

Liceo del Made in Italy

Tra le prime misure in programma, c’è ovviamente il Liceo del Made in Italy, che la premier Meloni aveva annunciato ad inizio aprile, durante il suo intervento al Vinitaly.
Potrebbe arrivare già a partire da settembre 2024 ed entrare in vigore, quindi, nell’anno scolastico 2024/2025.

Si tratta di un percorso scolastico con al centro materie di tipo giuridico-economico, dando rilevanza specifica alle eccellenze italiane dei distretti industriali.

Fondo sovrano

Si ipotizza, inoltre, un fondo sovrano, per canalizzare gli interventi dei fondi pensione e del sistema assicurativo italiano.
È prevista la collaborazione di attori pubblici e privati insieme, per sostenere, a livello finanziario, le filiere strategiche dell’industria italiana.

Al centro dell’attenzione c’è l’approvvigionamento delle materie prime fondamentali per i processi di transizione ecologica e digitale.

Altre misure

Nel disegno di legge, sono presenti anche misure che puntano alla semplificazione e alla sburocratizzazione del sistema in generale, per promuovere più facilmente l’utilizzo di prodotti italiani in settori chiave, come legno-arredamento, tessile, nautica e oreficeria.

Negli obiettivi del Governo c’è anche quello di combattere contro la contraffazione e la concorrenza sleale, con norme specifiche.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it