leggeVia libera definitivo del Parlamento al Rosatellum bis.


 

L’aula del Senato ha approvato, con 214 si’, 61 no e 2 astenuti, la nuova legge elettorale nella versione licenziat dalla Camera. Il testo, che prevede un sistema misto proporzionale-maggioritario, ora è legge.

 

Hanno votato a favore Pd, Ap, Ala, Fi, Lega, Gal, Autonomie e vari senatori del gruppo Misto. Contro si sono espressi M5s, Mdp, Fdi, Si. Nel Pd, non hanno votato in dissenso, Vannino Chiti, Massimo Mucchetti, Claudio Micheloni, Walter Tocci e Luigi Manconi.

 

Un sistema elettorale misto tra proporzionale e maggioritario.

 

Alla Camera ci saranno 232 collegi uninominali, in cui ogni partito o coalizione presenterà un solo candidato. Verrà eletto il candidato che prenderà nel collegio almeno un voto in più degli altri. Gli altri 386 seggi saranno assegnati con metodo proporzionale: ogni partito o coalizione presenterà una lista di candidati, si conteranno i voti ricevuti da ogni lista e ogni partito o coalizione eleggerà un numero di parlamentari proporzionale ai voti ottenuti. Altri 12 seggi saranno assegnati nelle circoscrizioni estere. Al Senato le cose funzioneranno in maniera quasi identica: i collegi uninominali saranno 102 e 207 i collegi del proporzionale; saranno 6 i seggi degli eletti all’estero. Non sarà possibile il voto disgiunto: significa che ogni persona esprimerà un solo voto, che andrà al candidato del suo collegio (per la quota maggioritaria) e alla lista che lo appoggia (per la quota proporzionale).

 

La nuova scheda elettorale reca il nome del candidato nel collegio uninominale ed il contrassegno della lista o delle liste collegate, corredate dei nomi dei candidati nel collegio plurinominale. L’elettore vota il contrassegno della lista prescelta ed il voto è attribuito anche al candidato.