legge doppio cognomeÈ partito l’iter al Senato per un testo unico riguardo la legge sul doppio cognome. Vediamo di cosa si tratta.


Legge doppio cognome: lo scorso 15 febbraio 2022 è partito l’iter per l’approvazione della legge sul doppio cognome. Saranno esaminati dalla Commissione Giustizia al Senato, i cinque disegni di legge, da riunire in un testo unico, riguardo la questione.

L’obiettivo è quello di eliminare lo squilibrio previsto dall’attuale normativa, secondo la quale è l’uomo ad avere la priorità di attribuire il proprio cognome ai figli della coppia.

La proposta gode di un sostegno politico trasversale, sulla carta. A spingere per la legge è l’intergruppo delle donne di Palazzo Madama, composto da tutte le elette del Senato.

Vediamo cosa tratta la legge sul doppio cognome.

Legge doppio cognome: di cosa si tratta

La legge punta a dare pari dignità alle donne, nel rapporto di coppia. Ciò prevede, quindi, che il cognome del figlio venga attribuito secondo la volontà del genitore.

In questo modo, ai figli potrà essere dato:

  • Il cognome del padre;
  • Il cognome della madre;
  • Entrambi i cognomi, nell’ordine stabilito dai genitori.

In caso di mancato accordo tra i due genitori, ai figli verranno attribuiti d’ufficio entrambi i cognomi, in ordine alfabetico.
Ovviamente, per evitare che figli nati dagli stessi genitori abbiano cognomi diversi, la regola è che il cognome deciso per il primo figlio sarà attribuito anche per gli eventuali figli successivi.

In caso di figli nati fuori dal matrimonio, in caso di riconoscimento successivo da parte del secondo genitore, il cognome di quest’ultimo potrà essere aggiunto al primo.
La proposta è stata firmata anche da Simona Malpezzi, capogruppo del PD al Senato. Malpezzi ha anche detto:

“L’obiettivo della riforma è colmare la disparità di genere lasciando ai genitori la scelta di attribuire ai figli il cognome della madre, quello del padre o di mantenerli entrambi, adeguandosi al principio stabilito dalla Costituzione della parità fra uomo e donna e alla normativa consolidata a livello europeo”.

Legge doppio cognome: com’è la normativa attuale

legge doppio cognomeLa normativa attuale, fissata dall’articolo 262 del Codice Civile, prevede una sorta di “titolo di diritto di precedenza” dell’uomo sulla donna, per l’attribuzione del cognome sui propri figli. Si tratta, inoltre, di una prassi consolidata da decenni.

Ad oggi, non è possibile dare unicamente il cognome della madre ai figli, ma può essere messo solo come secondo cognome: il cognome del padre, infatti, deve essere sempre presente e anteposto a quello della madre.
Per poter inserire il cognome della madre, è necessario avere l’accordo di entrambi i genitori, mentre non è necessario per mettere quello del padre.

Ma non solo: nel caso in cui il figlio venga riconosciuto dal padre, solo in un secondo momento, il cognome della madre decadrebbe o al massimo sarebbe affiancato e messo per secondo a quello del padre.

Legge doppio cognome: la posizione della Consulta e dell’Unione Europea

Fin dal 2016, la Corte Costituzionale aveva sollevato diversi dubbi sulla normativa dell’attribuzione dei cognomi, in Italia, appellandola come una “violazione del principio di uguaglianza morale e giuridica dei coniugi”.

La legge attuale, vigente in Italia, violerebbe l’articolo 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) e l’articolo 14 (divieto di discriminazione) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it