I LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) sono le prestazioni sanitarie che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini.
Quando parliamo di sanità, non possiamo che citare i Livelli Essenziali di Assistenza, i cosiddetti LEA, ovvero i servizi e le prestazioni sanitarie che il SSN è tenuto a fornire a tutti i cittadini, in maniera gratuita o dietro pagamento di una quota di partecipazione, ovvero il ticket sanitario.
I LEA sono spesso utilizzati come parametri per misurare la qualità del servizio sanitario in Italia, regione per regione.
Ma come funzionano e cosa indicano? Vediamolo insieme.
LEA (Livelli Essenziali Assistenza): ecco cosa sono
I LEA furono proposti per la prima volta col decreto legislativo 30 dicembre 1992, n°502, nel quale fu inserita una prima programmazione e pianificazione economico-sanitaria per le regioni, in modo da garantire ulteriori prestazioni sanitarie, rispetto a quelle già incluse nell’elenco nazionale.
I LEA vengono aggiornati periodicamente: l’ultima modifica è stata fatta col DPCM 12 gennaio 2017 ma, con la Legge di Bilancio 2022, è stato indirizzato uno stanziamento annuale, pari a 200 milioni di euro, proprio per l’aggiornamento.
Nel DPCM del 2017, si definiscono le attività, i servizi e le prestazioni garantite ai cittadini con le risorse pubbliche messe a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale.
Inoltre, vengono descritte, con maggiore precisione, le attività incluse nei livelli essenziali di assistenza e sono stati aggiornati gli elenchi delle malattie rare e delle malattie croniche invalidanti che hanno diritto all’esenzione dal ticket.
I tre livelli principali dei LEA
Col DPCM del 2017, sono stati individuati tre grandi Livelli:
- Prevenzione collettiva e sanità pubblica;
- Assistenza distrettuale;
- Assistenza ospedaliera.
Nella sezione Prevenzione collettiva e sanità pubblica, sono inserite le attività di prevenzione, rivolte alla collettività e ai singoli, ovvero:
- Sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive e parassitarie, inclusi i programmi vaccinali;
- Tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro;
- Salute animale e igiene urbana veterinaria;
- Tutela della salute e della sicurezza degli ambienti aperti e confinati;
- Sicurezza alimentare e tutela della salute dei consumatori;
- Sorveglianza e prevenzione delle malattie croniche, inclusi la promozione di stili di vita sani e i programmi organizzati di screening, sorveglianza e prevenzione nutrizionale;
- Attività medico-legali per finalità pubbliche.
Nell’Assistenza distrettuale, invece, sono inclusi attività e servizi sanitari e socio-sanitari diffusi sul territorio:
- Assistenza specialistica-ambulatoriale;
- Assistenza sanitaria di base;
- Emergenza sanitaria territoriale;
- Assistenza farmaceutica;
- Assistenza integrativa;
- Assistenza protesica;
- Assistenza termale;
- Assistenza socio-sanitaria domiciliare e territoriale;
- Assistenza socio-sanitaria residenziale e semiresidenziale.
Infine, nell’Assistenza ospedaliera, sono incluse le seguenti prestazioni:
- Pronto soccorso;
- Ricovero ordinario per acuti;
- Day surgery;
- Day hospital;
- Riabilitazione e lungodegenza post-acuzie;
- Attività trasfusionali;
- Attività di trapianto di cellule, organi e tessuti;
- Centri antiveleni (CAV).
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it