le-tasse-dei-cittadiniDove vanno a finire le tasse dei cittadini annualmente versate? Adesso chi ha presentato la dichiarazione dei redditi nel 2017 potrà conoscere come sono state distribuite le imposte relative al 2016, accedendo al proprio cassetto fiscale o alla dichiarazione precompilata.


Un progetto che ha come obiettivo principale quello di migliorare il senso di partecipazione dei cittadini troppo spesso considerati soltanto contribuenti. Lo spiega l’Agenzia delle entrate.

 

Sono circa 30 milioni i soggetti potenziali interessati, di cui 20 che hanno adottato il modello 730 e altri 10 milioni circa il modello Redditi. Dalla seconda metà di aprile, sul sito di Agenzia delle entrate, accedendo al proprio cassetto fiscale o consultando la dichiarazione precompilata via web,  si potrà conoscere come sono state distribuite le risorse fiscali in un quadro sintetico che contiene le principali voci di spesa. Sanità pubblica, previdenza, istruzione, sicurezza, ordine pubblico, trasporti, cultura, protezione del territorio, ma anche la quota parte del debito pubblico o come si contribuisce al bilancio dell’Unione europea, oltre ai servizi generali delle pubbliche amministrazioni.

 

La destinazione delle imposte è stata predisposta sulla base dei dati analitici della spesa pubblica elaborata dal Ministero dell’Economia e delle finanze. Nel totale delle tasse dei cittadini considerate, oltre all’Irpef sono ricomprese, se dovute, le addizionali regionali e comunali Irpef, la cedolare secca sulle locazioni, il contributo di solidarietà, l’acconto per somme assoggettate a tassazione separata, l’imposta sostitutiva sui premi di risultato, l’imposta sostitutiva per il “regime di vantaggio” e il “regime forfetario”.

 

Prendendo ad esempio un contribuente che ha 10mila euro di imposte relative al 2016, saprà che

  • 2.125 euro tra le tasse dei cittadini sono stati destinati alla voce previdenza e assistenza,
  • 1.934 euro sono andati alla sanità,
  • 1.090 euro all’istruzione,
  • 882 euro a difesa, ordine pubblico e sicurezza,
  • 832 ai servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione e così via.

 

“Nella speranza di fare cosa gradita,- si legge nella breve introduzione alla pagina predisposta per ogni singolo contribuente – Agenzia delle entrate desidera fornirti alcune informazioni. Con l’obiettivo di essere ancora meglio al servizio tuo e dell’intera comunità. Una pagina informativa con cui puoi avere la sintesi di come lo Stato ha destinato le imposte relative alla tua dichiarazione dei redditi 2017, per l’anno fiscale 2016. Contribuire alla propria comunità è essenziale, – conclude – ma riteniamo lo sia anche avere la consapevolezza, per rispetto del cittadino prima ancora che del contribuente, di come vengano utilizzate le risorse fiscali”.

 

Tutte le principali voci di spesa dello Stato sono, quindi, riassunte in una tabella e in un “grafico a torta”.  Attraverso i quali il contribuente potrà verificare concretamente il percorso compiuto dalle imposte in base alla propria dichiarazione dei redditi 2017.

 

Come si accede al cassetto fiscale

 

I cittadini possono accedere al cassetto fiscale mediante nome utente, password e pin dei servizi online dell’Agenzia delle Entrate o con la Carta Nazionale dei Servizi.

 

Come si accede alla precompilata

 

È possibile accedere alla propria dichiarazione tramite Spid. Il Sistema Pubblico di Identità Digitale che consente di utilizzare le stesse credenziali per tutti i servizi online delle Pubbliche Amministrazioni e delle imprese aderenti. In alternativa, i cittadini possono utilizzare nome utente, password e pin dei servizi online dell’Agenzia delle Entrate. Oppure la Carta Nazionale dei Servizi, le credenziali rilasciate dall’Inps e quelle del portale NoiPa (per i dipendenti pubblici). Resta ferma la possibilità di rivolgersi ad un Caf o di delegare un professionista.

 

 

L’autenticazione al portale PUNTO FISCO – SIATEL come funziona? Maggiori informazioni in questo approfondimento.