La proroga del termine a decorrere dal quale si applicano le sanzioni concernenti l’omissione dell’iscrizione al SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) e del pagamento del contributo per l’iscrizione stessa (commi 1 e 2 dell’articolo 260-bis del D.Lgs. n. 152/2006) slitta dal 1° febbraio al 1° aprile 2015.

Lo slittamento è contenuto in un emendamento al Milleproroghe (decreto-legge n. 192/2014), approvato oggi alla Camera e passa ora all’esame del Senato.

Il termine a decorrere dal quale si applicano le sanzioni concernenti l’omissione dell’iscrizione al Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) e del pagamento del contributo per l’iscrizione stessa è stato rinviato dal 1° febbraio 2015 al 1° aprile 2015 dal decreto Milleproroghe.

Il pagamento del contributo per l’iscrizione al Sistri è previsto dai commi 1 e 2 dell’articolo 260-bis del D.Lgs. n. 152/2006).

Il SISTRI (acronimo per Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti) è il sistema informativo voluto dal Ministero dell’Ambiente italiano per monitorare i rifiuti pericolosi tramite la tracciabilità degli stessi. Si tratta, in pratica, di trasferire in formato digitale i previgenti adempimenti documentali precedentemente svolti in forma cartacea e basati sul Modello unico di dichiarazione ambientale (MUD), sul Registro di carico e scarico dei rifiuti e sul Formulario di identificazione dei rifiuti (FIR). Il sistema si basa sull’utilizzo di due apparecchiature elettroniche: una cosiddetta “black box” (cioè un trasponder), da montare sui mezzi adibiti al trasporto dei rifiuti per tracciarne i movimenti, e una token usb da 4 Gb equipaggiata con un software per autenticazione forte e firma elettronica che viaggia assieme ai rifiuti, su cui sono salvati tutti i dati ad essi relativi.

 

 

 

FONTE: CGIA Mestre

 

 

 

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