“Era ora!”. Cosi’ Virginio Merola, sindaco di Bologna e componente dell’Ufficio di Presidenza Anci, commenta le dichiarazioni in tema di edilizia scolastica rilasciate stasera al termine del Consiglio dei Ministro dal Presidente Renzi.
“Da tempo – sottolinea Merola – chiedevamo che si potesse uscire da patto stabilita’ per questo tipo di interventi. Oggi, finalmente, il presidente del Consiglio lo sta facendo. Ovviamente – conclude – ci riserviamo di valutare la norma nei suoi contenuti, ma siamo pronti a collaborare per la piu’ rapida attuazione di quanto annunciato stasera dal presidente Renzi.
Sulle misure contenute nel piano casa è intervenuto invece, Alessandro Bolis, delegato Anci alla materia, il quale ritiene “il passaggio sulla cedolare secca e sull’Irpef, il cosiddetto ‘pacchetto fiscale’ del piano casa, interessante e sufficiente come primo approccio al problema’’. ‘’Preoccupa pero’ – aggiunge Bolis – il rinvio a decreti successivi per tutte le questioni relative alle alienazioni ed al recupero degli alloggi pubblici, che non sarebbero comprese nella fase regolamentare di questo stesso decreto: un tema, questo, che rischia di minare un servizio sociale di alto livello quale quello della fornitura di alloggi pubblici. Giudizio positivo – prosegue Bolis – anche per quanto riguarda i fondi di sostegno all’affitto e per la cosiddetta morosità incolpevole, anche se ci sarebbe piaciuto vedere che le citta’ ad alta densita’ abitativa fossero messe in grado di utilizzare da subito i fondi, che invece seguiranno una trafila che rischia di non portare l’immediato sollievo necessario. Infine – conclude il delegato Anci preannunciando una prossima convocazione della Consulta casa per analizzare il provvedimento – emerge un discreto stanziamento di fondi per il quale ci riserviamo di ragionare successivamente con i gruppi parlamentari per tutelare gli interessi dei territori e per far comprendere appieno quanto le politiche abitative siano oggi una emergenza sociale’’.
“Ieri è stata una giornata importante – aggiunge il sindaco di Napoli Luigi de Magistris – perché abbiamo visto confermata la sensibilità di questo governo e del presidente del Consiglio verso i temi prioritari che stanno più a cuore ai cittadini e alle comunità. Tra questi le emergenze su edilizia scolastica e casa. Noi sindaci abbiamo bisogno di questa vicinanza, per questo ci aspettiamo che si prosegua ora su questa strada, ascoltando il grido di dolore dei troppi sindaci che vivono in prima linea la situazione drammatica della finanza locale e della capacità di programmazione degli interventi”.
Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni parla di “misure importanti, che ancora una volta confermano l’avvio di una nuova fase della politica italiana, e che leggiamo con grande favore”. Orsoni, più che all’entità degli interventi, si riferisce “al loro valore simbolico: è evidente che le esigenze delle città sull’edilizia scolastica sono ingenti, ma di certo i 3,5 miliardi promessi costituiscono un segnale ed uno stimolo per le amministrazioni, per attivarsi ed operare al meglio”. Se dovesse pensare ai successivi passi auspicati dai sindaci, infine, Orsoni non ha dubbi: “Bisogna escludere dai vincoli del Patto di stabilità gli interventi su specifiche materie, come la manutenzione delle strade nelle città o la lotta al dissesto idrogeologico”.
FONTE: Anci