I lanyard sono quei laccetti multiuso da indossare attorno al collo in una miriade di situazioni. Pratici, resistenti, ma soprattutto leggeri, possono anche rivelarsi gadget personalizzati molto incisivi in tema di marketing.

Il merito va alla loro enorme versatilità, che li rende adattabili a migliaia di contesti e capaci di garantire, allo stesso tempo, una comunicazione efficiente e capillare.

Oggi i lanyard personalizzati sono utilizzati in diversi ambiti, soprattutto in quello professionale. Per quanto riguarda le tipologie, la scelta può per esempio ricadere sui classici lanyard in poliestere o su quelli doppio strato, che associano alla praticità del poliestere l’eleganza senza tempo del raso. In ogni caso, si tratta di un oggetto utile da indossare e bello da vedere, che può assolvere efficacemente a diverse funzioni.

I lanyard come porta badge

In ambito professionale, i lanyard porta badge si rivelano indispensabili soprattutto in quelle attività nelle quali il personale è a diretto contatto con il pubblico. Questi accessori rappresentano, infatti, il modo più semplice per avere sempre con sé il proprio badge identificativo, esponendolo sulla divisa e facilitandone la consultazione da parte di terze persone.

Oggi non è raro osservare dei lanyard nei negozi, al collo di promoter o di commessi come complemento delle uniformi, o indosso ai dipendenti all’interno di uffici o aziende. Il beneficio che ne consegue, in questo caso, è duplice, poiché se da una parte i lanyard porta badge assicurano una maggiore identificabilità del collaboratore – un aspetto molto importante ai fini della sicurezza – dall’altra azzerano le possibilità che il cartellino possa essere smarrito.

I lanyard, infatti, hanno un sistema di aggancio più pratico rispetto alle clip dei cartellini. Per indossare il badge, basta infilare il laccetto attorno al collo quando il turno ha inizio e sfilarlo a orario terminato, senza doversi preoccupare dei classici meccanismi di collegamento.

Lanyard: da portachiavi a porta cellulari

Oltre a essere un pratico porta badge, il lanyard è anche un comodo portachiavi. Nei negozi permette di avere sempre a portata di mano le chiavi d’apertura di vetrine contenenti articoli di valore, mentre negli uffici garantisce un aggancio più sicuro di chiavi di camere, armadietti, cassetti o archivi riservati.

In questi casi, la scelta delle aziende spesso ricade sui modelli con clip sganciabile, così da assicurare una più pratica condivisione delle chiavi tra dipendenti.

In ogni caso, anche se fondamentali in ambito professionale, soprattutto come segno distintivo in presenza di fiere o eventi, i lanyard personalizzati sono articoli promozionali perfetti da destinare alla clientela. I laccetti, infatti, sono dispositivi ampiamente impiegati sia nel quotidiano sia nel tempo libero, per assicurare al collo diversi oggetti e averli sempre a portata di mano.

Ad esempio, oltre ai classici lanyard con moschettone, è possibile acquistare i lanyard personalizzati con clip porta cellulare. Questi laccetti permettono all’utilizzatore di assicurare il dispositivo al collo tramite un sistema pratico e resistente, che ne garantisce la rapida consultazione senza correre il rischio di perderlo.

I lanyard come regali promozionali

Riconoscibilità e sicurezza sono le ragioni principali che fanno dei lanyard dispositivi molto diffusi all’interno delle aziende, ma non sono le sole qualità di questi pratici gadget multiuso.

Regalare un lanyard personalizzato a ogni dipendente aiuta ad accrescere il legame tra l’azienda e i collaboratori, accrescendo il senso di appartenenza e tutte quelle pratiche in tema di employer branding.

In aggiunta, i lanyard sono sempre personalizzabili. Variano nei colori, nello spessore e nella grafica del cinturino e possono essere dotati di un doppio moschettone o di uno sgancio anti-soffoco d’estremità.

Ogni laccetto può inoltre essere reso unico con un logo, uno slogan o l’immagine di un brand, in modo da garantire al marchio in questione una riconoscibilità sempre più ampia.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it