Tra le varie tecniche di ingegneria sociale, alla stregua del principio della “rana bollita”, che introduce quel principio di gradualità all’interno dei vari metodi di manipolazione, uno dei metodi utilizzati dai poteri forti che controllano l’informazione, è “la finestra di Overton”.
La finestra di Overton
Uno schema di comunicazione, per la persuasione e la manipolazione delle masse, creato dal sociologo statunitense Joseph P. Overton. Pensiamo per un attimo a cosa accade oggi, normalmente all’interno dei partiti politici.
Essendo generalmente i partiti, non più una guida, ma un sistema per andare al potere, attraverso i sondaggi, cercano di capire cosa chiede l’opinione pubblica e poi cercano di attuare una strategia di rappresentanza di quelle richieste diffuse, in modo da avere il consenso elettorale.
A questo punto, bisognerebbe domandarsi, come si forma l’opinione pubblica, ossia quella opinione che poi i politici cavalcano per avere il consenso elettorale.
A questo proposito, attraverso lo schema della finestra di Overton, è possibile attuare una forma di persuasione occulta, messa in atto da menti che lavorano nell’ambito dell’ingegneria sociale, per conto di grandi gruppi finanziari e di potere, per far sì che l’atteggiamento dell’opinione pubblica si sposti in una determinata direzione rispetto ad una certa idea o concetto.
Attraverso questa tecnica, avviene la persuasione sociale ed economica, quindi anche politica nella nostra società contemporanea. Sulla base di questo metodo, si possono costruire campagne di persuasione a favore di alcune idee non ancora accettate dalla società.
L’inaccettabile diventa accettabile
Tramite un accerchiamento che coinvolge tv, giornali, social network, istituzioni di vario tipo, agevolati anche da politici facilmente corruttibili e che nello stesso tempo non hanno la percezione e la visione del complessivo, l’inaccettabile diventa accettabile e addirittura diventa, quando serve, anche legalizzato. Ossia saranno fatte leggi a supporto di quell’idea che prima per la società non era accettabile.
Quindi, un’idea del tutto inaccettabile qualche anno prima, diventa, dopo i vari passaggi, un’idea del tutto accettata e radicata all’interno della società, tanto da diventare legge.
Senza violenza fisica, ma con una violenza subdola che riguarda la mente e le coscienze di una società dove la grande massa crede ciecamente a tutto ciò che proviene dai media, una società “pronta”, imbevuta di relativismo etico e che è ormai priva di valori non negoziabili.
La maggioranza dei nostri contemporanei pensa che i cambiamenti sociali in atto siano la naturale e ineluttabile conseguenza del “progresso” e non di un progetto ampio e studiato a tavolino.
Pertanto, alcuni concetti sui gender, sul microchip sottocutaneo, il ritiro del contante, gli uteri in affitto, i vaccini obbligatori, ecc., sono tutti quei concetti applicati gradualmente con il contagocce, per fare in modo che un giorno tutto sia legalizzato.
La finestra di Overton è un approccio per identificare le idee che definiscono lo spettro di accettabilità delle politiche governative, ossia ciò che politicamente può essere preso in considerazione.
La teoria di Overton
Secondo la teoria di Overton, le varie situazioni sono associate ad un atteggiamento dell’opinione pubblica ad una serie di aggettivi:
- Inconcepibile, inaccettabile, vietato (unthinkable)
- Estrema, vietato con eccezioni (radical)
- Accettabile, in ambienti circoscritti (acceptable)
- Ragionevole, difendibile, sensata (sensible)
- Diffuso, socialmente accettato (popular)
- legalizzata (policy)
A seconda di come la finestra si sposta o si allarga sullo spettro delle idee, un’idea può diventare più o meno accettabile. In pratica, il cambiamento sociale avviene attraverso la rappresentazione della parte del mondo e di realtà che ci è data di vedere e di percepire attraverso i media.
Ossia la finestra che ci viene aperta su dati e informazioni che vengono propinati secondo un certo schema, pertanto ci è dato da vedere solo la parte che ci viene veicolata con un obiettivo ben preciso, facendo leva sul fatto che le masse non approfondiscono, non sono critici verso l’informazione main stream, sottovalutano il potere dell’informazione e del condizionamento.
A nulla servono le poche persone che escono fuori da questo schema, perché quello che interessa ai sistemi di ingegneria sociale è la percentuale di massa prevista nel loro target.
Un esempio concreto
Per fare un esempio concreto, pensiamo alle restrizioni delle libertà, fino a qualche anno fa impensabili e adesso diventate ragionevoli e socialmente accettate. Non ancora legalizzate definitivamente, ma indirizzate verso quella via. Il tutto, spostando “la finestra di Overton”, su quello che i media hanno voluto far vedere e far percepire.
È difficile accettare, che una tecnica nota, studiata, conosciuta dai vari studiosi di sociologia, sia attuabile così facilmente sulle masse. Molto probabilmente, perché lo step più pericoloso è sempre il primo passaggio, dall’inaccettabile ad accettare per eccezioni.
Se la massa non avesse accettato che ci possa essere un’eccezione per limitare la nostra libertà, tutti gli altri passaggi non sarebbero stati possibili.
Perché la tecnica fa sì che la percezione, è che non stia cambiando niente, mentre in realtà sta cambiando tutto e ci ritroviamo da una cosa che era inaccettabile fino a qualche anno prima, ad una cosa che adesso è fissata per legge.
Ma se l’opinione pubblica è così facilmente condizionabile dai poteri forti e da chi gestisce i media, è attendibile l’opinione pubblica? E di conseguenza, ciò che viene permesso dalla legge è sempre moralmente giusto?
Fonte: articolo di Roberto Recordare
Ottimo articolo che rispecchia fedelmente la situazione attuale. La finestra di Overton è stata aperta. E con successo direi.