Il numero degli iscritti ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale continuano a crescere, superando quota 300 mila nell’anno formativo 2012-13.

Il balzo rispetto all’annualità precedente è pari al 18%. Lo rivela l’Isfol nell’ultimo monitoraggio relativo al sistema dell’IFP nell’ambito del diritto-dovere, effettuato per conto del Ministero del Lavoro. Il trend positivo è dovuto al robusto incremento dei giovani iscritti agli Istituti Professionali, cioè alle scuole, che sono aumentati nel loro complesso da 120 a 162 mila; mentre gli iscritti alle Istituzioni Formative, cioè ai centri accreditati, si vanno stabilizzando, con un passaggio da 125 a 128 mila. Tale dinamica delinea uno scenario di progressiva sostituzione – più che di reale sussidiarietà – degli interventi IFP realizzati presso le scuole rispetto a quelli erogati dai centri accreditati.

Questa è infatti la distribuzione degli iscritti al primo anno: 45 mila presso i centri (39%), 63 mila e 500 presso le scuole in sussidiarietà integrativa (più del 55%) e 6 mila e 500 in sussidiarietà complementare (quasi il 6%). Per quel che riguarda gli esiti, il successo formativo degli iscritti ai centri accreditati si conferma maggiore rispetto a quello di chi si rivolge alle scuole. Nel primo caso la percentuale di allievi iscritti al primo anno che arrivano a qualificarsi è pari al 68%; nel secondo al 45,6%. In valori assoluti, i qualificati – il dato in questo caso si riferisce al 2011-12 – sono stati quasi 44 mila, dei quali poco meno di 32 mila nei centri accreditati e quasi 12 mila nelle scuole. L’aumento totale è pari al 12,8% rispetto all’anno precedente. Le scelte degli iscritti alle scuole si polarizzano verso la figura dell’operatore della ristorazione (la prima scelta in assoluto e nei percorsi scolastici, con quasi 80 mila iscritti), mentre presso i centri accreditati la figura preferita è l’operatore del benessere, con oltre 32 mila iscritti.

Si registra inoltre un crescente interesse per la partecipazione al IV anno per l’acquisizione del diploma professionale. Sebbene solo 7 regioni abbiano attivato tale opzione formativa, gli iscritti sono stati per il 2012-13 circa 9 mila e 500, di cui oltre 8 mila presso i centri accreditati. La preferenza degli iscritti per il diploma quadriennale va a 5 figure che insieme assommano il 53,2% delle scelte: tecnico di cucina, dell’acconciatura, dei trattamenti estetici, dei servizi di impresa e tecnico elettrico. I diplomati nell’anno 2011-12 sono stati 5.255, contro i 3.740 dell’anno precedente. Il 46% degli iscritti alla filiera IFP ha 14 anni e si tratta quindi di giovani che hanno imboccato questa strada come prima scelta. Rimane comunque rilevante la quota che perviene all’IFP dopo precedenti insuccessi scolastici, confermando la vocazione antidispersione della filiera. Questa vena inclusiva dei percorsi IFP appare evidente anche dalla partecipazione dell’utenza di nazionalità straniera, pari al 15,5% (2 allievi stranieri su 3 si trovano nelle circoscrizioni Nord).

Dal punto di vista del genere si registra una leggera prevalenza di maschi (54% contro il 46% di femmine). Le ragazze sono presenti in misura largamente maggioritaria nelle figure dell’operatore del benessere (92,4%) e dell’operatore dell’abbigliamento (89%). L’impegno finanziario sulla filiera è consistito, per l’annualità solare 2012, in oltre 511 milioni di euro, mentre le erogazioni ammontano a 467 milioni. Il 43% delle risorse impegnate ed il 44% delle erogate sono di provenienza regionale/provinciale, circa un quarto delle risorse provengono dal Ministero del Lavoro, un altro quarto dall’utilizzo del Fondo sociale europeo (Fse). Il 60% delle risorse è stato gestito direttamente dalle amministrazioni regionali, il restante 40% è stato delegato alle province.

FONTE: Agenzia Parlamenta (www.agenparl.it)