Il nuovo decreto attua la disciplina in materia di Dsu e Isee precompilato: tutto è pronto per il 1° gennaio 2020.
L’ISEE Precompilato 2020 è pronto per il debutto all’inizio dell’anno prossimo.
Infatti, nel Decreto del Ministero del Lavoro del 9 agosto 2019, pubblicato il 4 ottobre in Gazzetta Ufficiale, troviamo le indicazioni su come funziona e su quali informazioni devono essere autodichiarate per la DSU online.
Il decreto stabilisce che alla Dsu precompilata accedono tutti quelli che ne fanno richiesta direttamente o attraverso il Caf a ciò delegato. L’autenticazione è fatta in più step d’accesso.
Non solo con le tradizionali credenziali d’accesso Inps o Spid ma anche con l’indicazione corretta di alcuni dati relativi a ciascun componente del nucleo familiare. Come importi presenti nella dichiarazione dei redditi, o il saldo contabile al 31 dicembre dei depositi.
Ecco tutti i dettagli.
ISEE Precompilato 2020 è pronto: come funziona?
Il debutto della dichiarazione precompilata, che non eliminerà la possibilità di presentare quella compilata dal cittadino, è fissato al 1° gennaio 2020.
Questo significa che gli interessati potranno ritirare la Dsu già completa dei propri dati anagrafici, reddituali, l’indicazione delle case di proprietà, del saldo del conto corrente, la pensione e di ogni altro tipo di ricchezza (mobiliare o immobiliare).
L’ISEE consente agli utenti di accedere, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali o ai servizi di pubblica utilità.
Inoltre l’ISEE è calcolato come rapporto tra l’Indicatore della Situazione Economica (ISE) e il parametro desunto dalla scala di equivalenza di seguito riportata con le maggiorazioni previste.
Calcolo ISEE
L’INPS calcola l’ ISEE sulla base delle informazioni autodichiarate, acquisite dall’Agenzia delle Entrate e reperite nei propri archivi. L’attestazione è disponibile per il dichiarante entro dieci giorni lavorativi dalla ricezione della DSU, mediante:
- l’accesso al servizio online dedicato;
- le sedi territoriali competenti;
- lo stesso ente al quale è stata presentata la dichiarazione, in presenza di specifico mandato conferito dal dichiarante.
I dati
I dati contenuti nella DSU sono in parte autodichiarati (come i dati anagrafici e i beni patrimoniali posseduti al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della dichiarazione) e in parte acquisiti dall’Agenzia delle Entrate (reddito complessivo ai fini IRPEF) e da INPS (trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, erogati dall’INPS per ragioni diverse dalla condizione di disabilità e non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF).
Per le informazioni autodichiarate, il soggetto che compila la DSU si assume la responsabilità, anche penale, di quanto dichiarato.
A questo link invece potete consultare quali sono i documenti utili per l’ISEE.