iscrizione camera di commercioTutti i soggetti esercitanti attività di impresa devono iscriversi alla Camera di Commercio. Ma come avviene la registrazione e quando bisogna farla? Vediamolo insieme. 


Le normative vigenti in Italia stabiliscono che i soggetti esercitanti attività di impresa devono iscriversi al Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio.

Si tratta di un archivio pubblico che contiene tutti i dati identificativi di un’azienda o di una società, tenendo poi conto anche di tutti gli eventi salienti successivi, messi a disposizione per la consultazione da parte di chiunque abbia interesse o necessità di verificare le informazioni relative ad un determinato soggetto.

Tale verifica avviene per mezzo di una specifica operazione di ricerca, denominata visura camerale; può essere effettuata direttamente tramite il sito del Registro delle Imprese oppure rivolgendosi ad un portale specializzato quale www.ivisura.it.

La visura rappresenta un ottimo strumento di accertamento anche per chi ha già effettuato l’iscrizione e vuole accertarsi di essere in regola con l’iscrizione e i relativi adempimenti. Di seguito, vediamo quali sono e su quali soggetti ricadono.

Come effettuare l’iscrizione

Come riportato dall’apposita sezione del sito ufficiale del Registro delle Imprese, la costituzione di una nuova impresa può riguardare: un’impresa individuale, una società o una startup. Nel primo caso, “l’attività è svolta da un unico soggetto, il titolare dell’impresa, che può avvalersi dell’ausilio di collaboratori, anche familiari, oppure di dipendenti”.

Per la costituzione dell’impresa non è necessario un atto pubblico ma è sufficiente presentare la Comunicazione Unica al Registro delle Imprese competente; la procedura può essere implementata soltanto per via telematica tramite appositi software disponibili sul portale registrodelleimprese.it. Dal punto di vista pratico, il titolare che inoltra la richiesta di registrazione deve essere in possesso di una casella di posta elettronica certificata (PEC) e di un dispositivo per la Firma Digitale.

Mediante la Comunicazione unica, è possibile sbrigare mediante un unico adempimento tutte le formalità necessarie alla costituzione dell’impresa, ossia: attribuzione della partita IVA da parte dell’Agenzia delle Entrate, iscrizione al Registro delle Imprese (o all’albo delle Imprese Artigiane, qualora sia necessario), adempimenti INPS e INAIL e Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) per lo SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive).

Le stesse modalità sono valida anche per le società di persone e di capitali. I soci, una volta individuata la forma associativa e redatto l’atto costitutivo (o qualsiasi altri documento per la regolamentazione della società).

Anche per le startup innovative sono previste le medesime modalità di iscrizione; in aggiunta, a partire dal 20 luglio 2016, per la costituzione di una startup innovativa sotto forma di società a responsabilità limitata, in luogo dell’atto sottoscritto presso uno studio notarile è possibile presentare il modello standard tipizzato, sottoscritto dai soci con la firma digitale.

Per quanto riguarda i costi, la spesa da sostenere dipende dal tipo di attività: la quota camerale annuale per le imprese individuali ammonta a 44 euro mentre per le imprese commerciali arrivano a 200 euro, ai quali vanno aggiunti i diritti di segreteria (da pagare solo al momento dell’iscrizione).

Quando scatta l’obbligo di iscrizione al Registro delle Imprese

A differenza di quanto si possa pensare, l’obbligo di iscrizione al Registro delle Imprese non ricade automaticamente sui titolari di partita IVA. I liberi professionisti, ad esempio, esercitano la propria professione utilizzando la partita IVA (con un regime fiscale commisurato agli introiti) ma non per questo sono obbligati ad effettuare l’iscrizione al Registro delle Imprese.

Tale obbligo riguarda, invece, i soggetti che svolgono attività per la fornitura o la produzione di beni e servizi, il trasporto di cose e persone, offre servizi bancari e/o assicurativi o di intermediazione per la circolazione di merci. Sono soggetti all’obbligo di registrazione alla Camera di Commercio anche le imprese che svolgono attività agricola, a patto che questa generi determinati volumi di affari.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it