1260_9_1369394390_5permille 2Ancora pochi giorni a disposizione degli enti del volontariato, delle associazioni sportive dilettantistiche, degli enti della ricerca scientifica e dell’università e degli enti della ricerca sanitaria per presentare o regolarizzare la domanda di inserimento nelle liste dei beneficiari della ripartizione del 5‰ dell’Irpef riguardante l’esercizio finanziario 2015.

 

I soggetti interessati, che non hanno presentato la domanda di ammissione o non hanno trasmesso la documentazione integrativa nei termini ordinari, possono rimediare entro mercoledì 30 settembre grazie all’istituto della remissione in bonis (articolo 2, comma 2, Dl 16/2012), effettuando l’adempimento omesso e versando, tramite F24 (codice tributo 8115), la sanzione di 258 euro, importo che non è possibile compensare con eventuali crediti vantati.
Per la regolarizzazione, è previsto che i requisiti per l’ammissione al riparto del 5‰ fossero posseduti alla data originaria di scadenza dei termini di presentazione della domanda di iscrizione.

 

Enti del volontariato e associazioni sportive dilettantistiche

 

Per queste due categorie, il termine di presentazione delle domande di iscrizione è scaduto lo scorso 7 maggio, mentre c’era tempo fino al 30 giugno per trasmettere la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà attestante la persistenza dei requisiti e la fotocopia di un documento di identità del sottoscrittore.

 

I soggetti che, pur avendo i requisiti, non hanno rispettato quegli step e intendono essere inseriti nelle liste dei beneficiari, devono presentare la domanda di iscrizione, esclusivamente in via telematica, direttamente o tramite intermediari abilitati, utilizzando modelli e software messi a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate. L’operazione, come già anticipato, va completata con il pagamento della sanzione di 258 euro.

 

Per quanto riguarda la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (con annessa copia del documento di identità di chi la firma), gli enti del volontariato devono trasmetterla, mediante raccomandata A/R o tramite Pec, alla direzione regionale dell’Agenzia nel cui ambito si trova il domicilio fiscale dell’ente; invece, le associazioni sportive dilettantistiche devono provvedervi tramite raccomandata A/R inviata all’ufficio del Coni nel cui ambito territoriale si trova la sede legale dell’associazione.

 

Enti della ricerca scientifica, universitaria e sanitaria

 

Gli enti della ricerca scientifica e dell’università che non hanno presentato al Miur la domanda di iscrizione entro il 30 aprile o che non hanno inviato la prescritta documentazione integrativa entro il 30 giugno possono ovviare, entro il 30 settembre, seguendo le indicazioni fornite sul sito del Miur, nella sezione “Raccomandazioni e informazioni”.

 

La procedura prevede che gli enti interessati alla regolarizzazione della propria posizione debbano inviare l’istanza all’indirizzo cinquepermille@miur.it, specificando il codice fiscale dell’ente richiedente. A seguito della richiesta, il ministero invia una e-mail che consente di effettuare una domanda online esclusivamente all’ente interessato. L’adempimento legato alla trasmissione dei documenti necessari (tra i quali, copia dell’avvenuto pagamento della sanzione con il modello F24) avviene attraverso la pagina di “riepilogo iscrizione” sul sistema cinquepermille.miur.it.

 

Anche gli enti della ricerca sanitaria possono usufruire della remissione in bonis per richiedere l’inserimento nell’elenco gestito direttamente dal ministero della Salute. Per le modalità da seguire, occorre contattare la Direzione generale per la ricerca scientifica e tecnologica.