Col Decreto Lavoro, è stata introdotta anche l’ipotesi di un Bonus 500 euro per i dipendenti a tempo determinato: ecco di cosa si tratterebbe.
Ipotesi Bonus 500 euro dipendenti tempo determinato: lo scorso 1° maggio, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto lavoro, con diverse misure per i lavoratori. Tra le quali troviamo il taglio al cuneo fiscale e diverse novità per le nuove misure di sostegno.
Col Decreto, sono cambiate le regole per i contratti a tempo determinato, rendendo più facile la proroga fino alla scadenza di 24 mesi alle aziende.
Questo, perché il Decreto rende meno severe le causali. Con le nuove misure, le aziende possono prolungare il rapporto di lavoro oltre la scadenza di 12 mesi, ma comunque non oltre i 24 mesi.
Per i lavoratori con contratto a tempo determinato, però, potrebbe essere introdotto anche un Bonus una tantum.
Vediamo come funzionerebbe.
Ipotesi Bonus 500 euro dipendenti a contratto determinato: cos’è e come funziona
Fra i vari provvedimenti del Decreto Lavoro, c’era la possibilità di erogare un bonus una tantum ai lavoratori assunti contratto a tempo determinato, che non vengono stabilizzati dall’azienda in cui lavorano.
Il Bonus avrebbe un valore di 500 euro e sarebbe erogato al lavoratore nel caso in cui, a termine del contratto, questo non si fosse trasformato in un contratto a tempo indeterminato.
L’importo sarebbe commisurato alla durata del rapporto di lavoro: in linea teorica, quindi, se la scadenza avvenisse dopo 12 mesi, l’importo scenderebbe a 250 euro.
Il contributo dovrebbe essere a carico dell’azienda, mentre lo Stato continuerebbe a finanziare la Naspi.
Sulla sua attuazione, però, rimangono diversi dubbi. Secondo alcune fonti del Ministero del Lavoro, la misura era stata presa in esame poco prima del Consiglio dei Ministri del primo maggio, ma non avrebbe ottenuto conferma nel testo definitivo, che poi è stato approvato.
Per avere maggiori notizie, dovremo aspettare le prossime settimane e vedere se la misura sarà introdotta per i dipendenti con contratti a tempo determinato.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it