La legge 96 del giugno scorso ha modificato alcuni aspetti rilevanti della disciplina in materia di edilizia sportiva, prevedendo un iter semplificato per le iniziative di riqualificazione delle infrastrutture sportive. Ad attivarlo possono essere sia un privato che la P.a. accedendo al Fondo di Garanzia istituto presso l’Istituto per il Credito Sportivo.
Questa, come altre novità normative che aprono interessanti prospettive di sviluppo all’impiantistica sportiva, sono state al centro di un incontro organizzato dall’Anci.
Nel corso della giornata sono state anche illustrate le opportunità legate al protocollo di intesa tra Invimit e l’Istituto di Credito Sportivo per la promozione di operazioni di valorizzazione di stadi ed impianti sportivi di proprietà pubblica, attraverso lo strumento dei fondi immobiliari.
Al seminario hanno preso parte il vicepresidente vicario dell’Anci e delegato allo sport Roberto Pella, il delegato all’urbanistica e sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, il presidente della fondazione Patrimonio Comune Alessandro Cattaneo, il segretario generale dell’Anci Veronica Nicotra e il responsabile di B Futura Lorenzo Santoni.
“Il rinnovato quadro normativo che gli intervenuti al seminario hanno presentato questa mattina – ha affermato Pella – ci dà la dimensione di come, in questo lungo periodo di congiuntura economica per i Comuni in particolare, possano nascere opportunità per riqualificare e realizzare importanti opere d’impiantistica sportiva, un settore sul quale l’Italia deve necessariamente allinearsi agli standard odierni. Lo sport, in ogni sua sfaccettatura, può, infatti, in misura crescente rappresentare un fattore rilevante d’iniziativa economica per il Paese così come un volano di sviluppo culturale e sociale, nel senso di valido strumento di prevenzione e benessere, di inclusione dei territori e delle comunità”.
“L’azione che l’Anci sta portando avanti con le diverse municipalità per lo sviluppo dei loro territori – ha aggiunto Occhiuto – trova un aspetto particolarmente incisivo nell’ambito della riqualificazione dell’impiantistica sportiva che non è una riqualificazione limitata alle strutture in sé, ma una vera e propria possibilità di crescita per le città nella loro interezza. A Cosenza, grazie a un protocollo di intesa tra Invimit, B Futura e Istituto per il Credito Sportivo, siamo infatti in dirittura d’arrivo riguardo allo studio di fattibilità per il finanziamento che consentirà non solo di realizzare il nuovo stadio “San Vito-Gigi Marulla” bensì di estendere tale restyling ad un’ampia zona della periferia urbana, con un iter che contempla un profilo di sostenibilità, un profilo sociale e un profilo finanziario”.
“L’Anci – ha detto Nicotra – vuole essere il luogo di incontro e di dialogo degli attori locali per mettere a punto una politica nazionale sui temi legati allo sport. Lo sport riguarda diversi aspetti della vita nelle nostre città: dalla salute all’integrazione e all’inclusione sociale, per questo bisogna costruire degli indirizzi politici che diano alle città degli standard qualitativi per lo sviluppo urbano sostenibile. Tema questo che sarà anche al centro della nostra Assemblea nazionale in programma a Vicenza dall’11 al 13 ottobre”.
“Il tema stadi ed impiantistica sportiva rappresenta probabilmente – ha dichiarato Alessandro Cattaneo – la più grande opportunità per rigenerare un patrimonio, quello sportivo, che oggi in molti casi richiede interventi di difficile realizzazione, trasformandolo in una grande opportunità per la città ed i territori ma anche per i grandi investitori privati. Oggi ci siamo incontrati con tutti i protagonisti di questo processo di valorizzazione: sono certo che questo sarà il primo passo di un percorso che porterà ad investire per riqualificare stadi comunali di altrettanti città importanti”.
“La collaborazione tra Invimit Sgr, B Futura e l’Istituto del Credito Sportivo – ha spiegato Santoni – fornisce uno strumento di forte impatto sul processo di valorizzazione e rigenerazione degli impianti sportivi: nuove opportunità di sviluppo, posti di lavoro, benefici per tutti i cittadini dall’indotto generato, un alleggerimento dei costi pubblici e la possibilità di lasciare un segno indelebile nella storia del territorio. In questo contesto B Futura lavora per favorire l’inserimento dello sviluppo infrastrutturale nelle priorità dell’agenda operativa di molte società di calcio e amministrazioni locali”.