Il governo e’ vicino agli amministratori della Sardegna, vittime nelle scorse settimane di una serie di intimidazioni. “Abbiamo messo in campo misure esplicite e riservate per garantire la loro sicurezza. Sindaci e amministratori sono in prima linea, lo Stato e’ con loro”, dice il sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci, interpellato dall’agenzia Dire.
“E’ un problema che non va sottovalutato. Il ministero- spiega Bocci- lo ha ben presente, fin dal comitato sulla sicurezza che si e’ tenuto a Cagliari, al quale ha partecipato il ministro Alfano. Il tema e’ stato poi sottolineato dal presidente dell’Anci Piero Fassino nel tavolo tra ministero dell’Interno e Anci, e in quella sede c’e’ stato un primo confronto operativo. Per la sicurezza degli amministratori locali abbiamo adottato delle misure immediate, a cominciare dall’allerta alla rete dei prefetti. Ma piu’ in generale e’ l’intera rete della sicurezza dello Stato ad essere sollecitata sul tema. Oltre alle misure esplicite, ne sono state prese altre di natura investigativa, che vedono in campo forze dell’ordine e magistratura, e che sono ovviamente coperte dal riserbo”.
A proposito della proposta di una norma ad hoc per punire le intimidazioni ai danni di amministratori locali, il sottosegretario Bocci sottolinea che “in tutta Italia ci sono gesti, intimidazioni di amministratori locali. Sono loro i piu’ esposti in un momento difficile come questo, di crisi, di difficolta’, di disagio. Non sfugge a nessuno che il sindaco e’ in prima linea, perche’ e’ il referente dei cittadini e purtroppo anche dei malintenzionati. Ma io mi sento di poter dire che lo Stato non li lascia soli”.