A partire dal prossimo cedolino, che sarà in pagamento giovedì 1° agosto 2024, avranno inizio i conguagli relativi al modello 730/2024: le istruzioni dell’Inps.


L’INPS ha infatti recentemente diffuso il Messaggio 2640 del 17 luglio 2024, con le indicazioni necessarie per i cittadini che desiderano verificare lo stato dei conguagli.

I modelli 730/4, che sono inviati dall’Agenzia delle Entrate all’Istituto di Previdenza, indicano i conguagli derivanti dall’abbinamento della dichiarazione 730, che vengono applicati sulle prestazioni erogate ai contribuenti, come le retribuzioni per i lavoratori dipendenti o i trattamenti pensionistici.

Che cosa rappresentano i conguagli in questo contesto?

Il conguaglio relativo al modello 730 è una regolazione dei redditi e delle imposte dovute, che viene effettuata in base alle dichiarazioni fiscali presentate dai contribuenti.

Quando una persona presenta la dichiarazione dei redditi utilizzando il modello 730, essa può risultare a debito o a credito rispetto alle tasse dovute. Il conguaglio è il processo che regola questa differenza, assicurandosi che le imposte finali siano corrette.

Applicazione del conguaglio

Per quanto riguarda l’applicazione del conguaglio, per i lavoratori dipendenti e i pensionati che hanno un datore di lavoro o un ente previdenziale che funge da sostituto d’imposta, il conguaglio viene gestito direttamente sui cedolini di stipendio o pensione. Questo significa che eventuali somme da pagare o da ricevere vengono regolate direttamente nella busta paga o nella pensione. Tuttavia, se un contribuente non ha più redditi o riceve esclusivamente prestazioni assistenziali, il conguaglio potrebbe non essere applicato.

Processo di conguaglio

Il processo di conguaglio inizia con l’elaborazione della dichiarazione, che l’Agenzia delle Entrate utilizza per calcolare le imposte finali. Questi dati vengono poi inviati all’Inps o ai sostituti d’imposta tramite il modello 730/4. Successivamente, l’Istituto, in qualità di sostituto d’imposta, applica i conguagli sulle prestazioni erogate, come pensioni o stipendi, basandosi sulle risultanze del modello 730/4.

Per fare un esempio pratico, se la dichiarazione rivela che si guadagna di più rispetto a quanto inizialmente stimato e devi quindi pagare delle tasse aggiuntive, l’Inps preleverà l’importo necessario dalla pensione o stipendio. Al contrario, se si pagano più tasse del dovuto, si riceve un rimborso che verrà accreditato direttamente nella pensione o sullo stipendio.

Le istruzioni Inps sui conguagli del modello 730/2024

L’INPS si occupa dei conguagli fiscali solo se, nel 2024, il contribuente riceve prestazioni che si devono tassare, come pensioni di vecchiaia, pensioni di reversibilità o indennità NASpI. Se, invece, il contribuente riceve solo prestazioni assistenziali (come assegni sociali o altri aiuti), l’Inps non gestirà i conguagli e li respingerà ufficialmente.

Inoltre, se qualcuno riceve solo assegni sociali, indennità una tantum dei decreti Aiuti o se non ha ricevuto alcuna prestazione nel 2024, non sarà possibile ricevere assistenza fiscale. Anche se è stata emessa una Certificazione Unica per redditi dell’anno scorso, questo non cambia la situazione.

I codici dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha introdotto tre codici per segnalare all’INPS quando non è possibile gestire i conguagli:

  • Codice CP: conguaglio parziale non possibile
  • Codice CT: conguaglio totale non possibile

Dal 2023 è stato aggiunto anche il Codice ES per chi vive all’estero e deve usare il modello “Redditi Persone Fisiche” invece del 730.

Controllo dello stato dei conguagli

Per controllare lo stato dei conguagli e le risultanze della dichiarazione per il 2024, i contribuenti possono utilizzare il servizio “Assistenza fiscale (730/4)” sul sito dell’Inps (www.inps.it). Bisogna accedere con un’identità digitale (SPID di livello 2, CIE 3.0 o CNS).

Con questo servizio, è possibile:

  • vedere se l’Inps ha ricevuto le risultanze contabili e i dettagli degli importi
  • confermare che i conguagli sono stati applicati alle prestazioni se l’Inps è il sostituto d’imposta
  • verificare se l’Inps ha respinto la risultanza e ha informato l’Agenzia delle Entrate in caso di problemi
  • consultare gli importi delle trattenute o dei rimborsi effettuati mensilmente.

Infine, per confrontare l’importo indicato nel prospetto di liquidazione del modello 730 con i conguagli che saranno effettuati, occrre ricordare che l’importo totale del risultato contabile della dichiarazione può essere a debito o a credito. Se la dichiarazione è congiunta, l’importo include anche le imposte e i crediti del coniuge.

Gli importi a debito saranno indicati al rigo 161, e quelli a credito al rigo 163 del prospetto di liquidazione. La rateazione dei conguagli a debito deve essere completata entro il rateo di prestazione erogato a novembre 2024.

Il testo del messaggio

Qui il documento completo.