piani, larga, scuola, sblocca italia, banda larga, investimentiDebutta il nuovo sito Infratel aprendo tutti i dati in proprio possesso sulla copertura del servizio di connettività a banda larga e ultralarga in tutto il territorio italiano. Ora possiamo conoscere il dettaglio di copertura, anche rispetto alla media europea e agli obiettivi EU2020. Lo stato di avanzamento dei piani pubblici in corso, visualizzando anche l’infrastruttura realizzata su google map e i tempi di completamento previsti.

 

Dove vai in vacanza quest’estate? Com’è li la copertura internet? Come sta procedendo il bando pubblico per lo sviluppo della banda larga nella tua regione?

 

I vari enti quanto ci hanno messo a rilasciare i permessi? Quali sono le città con internet più veloce? Rispetto alla media europea, a quanto viaggia il servizio internet nel mio Comune?

 

A queste e tante altre domande risponde il nuovo sito di Infratel Italia (www.infratelitalia.it) che ha aperto tutti i dati in proprio possesso sulla copertura del servizio di connettività a banda larga e ultralarga in tutto il territorio italiano. Infratel è, infatti, coerente con la strategia per la crescita digitale approvata dal Consiglio dei Ministri del 3 marzo 2015 che fa degli open data uno dei capi saldi dell’azione di Governo, impegnando tutte le pubbliche amministrazioni a pubblicare i dati in loro possesso rendendoli accessibili, fruibile e machine readable.

 

Infratel Italia, quale soggetto attuatore del Piano banda larga e ultralarga nazionale, ha infatti una conoscenza puntuale, aggiornata annualmente, del servizio a internet veloce al fine di individuare le aree in digital divide e pianificare gli interventi pubblici necessari a colmare il gap anche in collaborazione con Regioni ed enti locali.

 

Visitando il sito e digitando una regione o un comune è possibile infatti conoscere il dettaglio di copertura, anche rispetto alla media europea e agli obiettivi EU2020, nonché lo stato di avanzamento dei piani pubblici in corso, visualizzando anche l’infrastruttura realizzata su google map e i tempi di completamento previsti.

 

Dal sito, dunque, ogni cittadino, pubblica amministrazione o impresa, potrà seguire tutti i passaggi dell’attuazione del Piano: dal bando di gara, all’inizio dei lavori, al tempo medio per il rilascio dei permessi, al completamento dell’infrastruttura e all’erogazione del servizio di connettività da parte degli operatori.

 

In collaborazione con le Regioni, le Province e gli enti locali vorremmo poi mappare anche tutta l’infrastruttura pubblica realizzata per massimizzare la condivisione e l’utilizzo delle opere posate da parte degli operatori di telecomunicazioni che forniscono il servizio di connettività ai cittadini e imprese.

 

Per semplicità di lettura il sito presenta i dati su base Comunale, aggregando quindi le 94mila aree in cui è suddiviso il territorio regionale. Per ogni Comune viene descritto il livello di servizio a banda larga e ultralarga offerto e, in quest’ultimo caso vi è anche la classificazione per tipologia di area:

 

 

·         bianca – ove nessun operatore vuole investirvi e pertanto è ammissibile l’intervento pubblico

 

 

·         Grigia – solo un operatore fornisce il servizio di connettività a banda ultralarga o lo farà nei successivi 3 anni – qui l’intervento pubblico è concesso solo in particolari condizioni.

 

 

·         Nera – due o più operatori forniscono il servizio di connettività a banda ultralarga o lo faranno nei successivi 3 anni – qui l’intervento pubblico non è mai concesso.

 

 

Un sito certamente tecnico, ma concepito per essere fruito da tutti, nella convinzione che non sia importante solo la trasparenza ma la partecipazione dal basso nella gestione delle opere pubbliche. La filosofia del sito è che bisogna essere in tanti per cambiare, perché ognuno può fare qualcosa: i cittadini possono aumentare la domanda di connettività, le imprese possono digitalizzare i loro processi, gli Amministratori pubblici possono rendere più friendly i loro territori per essere davvero tutti broadband ready. Vogliamo far emergere la domanda di connettività dal basso perché solo così possiamo riscattare la nostra posizione nelle classifiche europee.