inflazione_su_324Non si manifestano sorprese sull’evoluzione dei prezzi al consumo, che rimane moderata nel complesso e influenzata da fattori stagionali in alcune sue componenti: questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio ai dati sui prezzi al consumo di ottobre diffusi oggi dall’Istat.

 

I rischi di deflazione – continua la nota – sono quasi del tutto scongiurati e, all’opposto, non si intravedono potenziali accelerazioni dei prezzi tali da mettere in discussione la tenuta del potere d’acquisto delle famiglie consumatrici. Resta confermata l’indicazione prospettica di un’inflazione attorno all’1% nella media del 2016.

 

Il contenuto ridimensionamento rilevato a settembre nel numero di persone occupate (-36mila rispetto ad agosto) conferma la debolezza della ripresa in atto. E’ un dato che, comunque, non mette in discussione la tendenza al miglioramento generalizzato delle performance economiche dell’Italia: è il commento di Confcommercio ai dati Istat di oggi.

 

Anche a settembre è proseguito, infatti, il processo di riduzione delle ore richieste di CIG a segnalare una maggiore richiesta di mano d’opera da parte delle imprese. Inoltre, negli ultimi mesi aumenta il numero di pensionati per anzianità con possibili sfasamenti temporali tra cessazioni e nuove assunzioni.

 

Oggi il numero di occupati è superiore al minimo di settembre 2013 di 411mila persone, comunque ancora inferiore al massimo di aprile 2008 per 656mila unità. E’ dunque necessario – conclude la nota – rafforzare il processo di recupero attraverso una politica fiscale più decisa nel tagliare l’eccesso di carico fiscale che grava sulle imprese e sui cittadini italiani.