I daindustria 3ti Istat indicano che il fatturato e’ calato dell’ 1,6% rispetto a novembre mentre gli ordini hanno segnato una diminuzione del 2,8%. In rialzo invece, su base annua, sia il fatturato cresciuto dello 0,2% sia gli ordinativi aumentati dell’ 1,5%. Dicembre negativo per l’ industria: il fatturato e’ calato dell’ 1,6% rispetto a novembre mentre gli ordini hanno segnato una diminuzione del 2,8%. Lo rileva l’Istat.

 

In rialzo invece, su base annua, sia il fatturato cresciuto dello 0,2% sia gli ordinativi aumentati dell’ 1,5%. A dicembre il fatturato dell’industria, al netto della stagionalita’, registra una diminuzione dell’ 1,6% rispetto a novembre (-1,7% sul mercato interno e -1,4% su quello estero). Nella media del 2015 il fatturato segna un aumento dello 0,2%, sintesi di una flessione sul mercato interno (-0,2%) e di un incremento su quello estero (+1,2%). Negli ultimi tre mesi, l’ indice complessivo registra una flessione dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti (-0,3% per il fatturato interno e +0,6% per quello estero). Sulla flessione trimestrale pesa la dinamica negativa delle vendite di prodotti energetici, al netto dei quali il fatturato risulta, complessivamente, in crescita (+0,5%). Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di dicembre 2014), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 3,0%, con un calo del 2,7% sul mercato interno e del 3,2% su quello estero.

 

A dicembre gli indici destagionalizzati del fatturato segnano flessioni congiunturali per l’ energia (-4,6%), per i beni strumentali (-2,2%), per i beni intermedi (-1,2%) e per i beni di consumo (-0,7%). L’indice grezzo del fatturato cresce, in termini tendenziali, dello 0,2%: il contributo piu’ ampio a tale incremento viene dalla componente interna dei beni strumentali. L’incremento tendenziale piu’ rilevante si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+10,5%), mentre la maggiore diminuzione riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-17,2%).

 

Gli ordinativi totali segnano una diminuzione congiunturale del 2,8%, sintesi di una flessione del 4,8% degli ordinativi interni e di un aumento dello 0,2% di quelli esteri. Nel confronto con il mese di dicembre 2014, l’ indice grezzo degli ordinativi aumenta dell’ 1,5%. L’ incremento piu’ rilevante si registra nella fabbricazione di prodotti di elettronica, mentre la flessione maggiore si osserva nella fabbricazione dimezzi di trasporto (-15,4%). Gli ordini dell’industria sono saliti del 5,2% nel 2015, in base all’indice grezzo calcolato da Istat: si tratta dell’ aumento piu’ robusto dal 2010. Il Fatturato ha segnato un aumento dell’1%, anche qui il risultato migliore dal 2011. Gli ordini esteri sono saliti dello 0,7% e quelli interni dell’ 8,6%, mentre il Fatturato e’ aumentato rispettivamente del 2,1% e dello 0,5%. L’indice corretto per gli effetti di calendario, calcolato solo per il Fatturato, un aumento dello 0,2% nel 2015, sintesi di una flessione sul mercato interno (-0,2%) e di un incremento su quello estero (+1,2%).