Industria 4.0, qual è la situazione attuale? Quali sono le criticità? Forse il problema più urgente, e la difficoltà a quantificare i benefici che possono derivare da ingenti investimenti in tecnologie e modelli 4.0.
Per questo motivo anche Confindustria stilerà un rapporto “La responsabilità sociale per l’Industria 4.0”, che sarà presentato venerdì 11 maggio 2018. Un decalogo per guidare le imprese verso un cambiamento a 360 gradi, in grado di coinvolgere l’intera la governance aziendale rendendola più inclusiva ed efficiente nell’utilizzo delle risorse, per favorire così competitività, crescita e benessere.
Confindustria afferma che all’impresa manifatturiera italiana mancano in Italia, da qui ai prossimi cinque anni, ben 280 mila figure, definite supertecnici, ovvero tradotto, tecnici, non generici, ma super specializzati. Specie nel settore dell’ingegneria, da quella gestionale a quella dell’informazione, a quella meccanica. Sono queste le competenze industry 4.0 che mancano all’Italia.
Come sostiene anche il presidente Considi, Fabio Cappellozza, se è vero che il problema maggiore è attualmente quello delle competenze, è lì che oggi viene maggiormente concentrata l’attenzione. Il 51% degli adopters ha scelto di rafforzare le competenze per l’innovazione; il 46% di essi punta anche sulle competenze nelle tecnologie digitali; e quasi il 70% pensa che sia necessario una formazione continua e un continuo miglioramento delle capacità professionali.
Ma cos’è il programma Industria 4.0?
Chi verrà coinvolto nel processo della digitalizzazione di processi produttivi? Quali sono gli strumenti messi in campo per sostenere le imprese nella fase di diagnosi, progettazione e formazione di competenze 4.0? Quali sono le condizioni di accesso alle agevolazioni?
Il Piano nazionale Impresa 4.0 (già Industria 4.0) è l’occasione per tutte le aziende che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale. Il Piano prevede misure concrete in base a tre principali linee guida:
- operare in una logica di neutralità tecnologica
- intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali
- agire su fattori abilitanti
Sono state potenziate e indirizzate in una logica 4.0 tutte le misure che si sono rilevate efficaci e, per rispondere pienamente alle esigenze emergenti, ne sono state previste di nuove.
Tra le azioni principali:
- Iper e Super Ammortamento. Investire per crescere: supporta e incentiva le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
- Nuova Sabatini. Credito all’innovazione: la misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.
- Credito d’imposta R&S. Premiare chi investe nel futuro: stimola la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e garantire la competitività futura delle imprese.
- Accordi per l’innovazione. Progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale: possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca.
Per tutte le altre agevolazioni consultare questo link.