povertaA novembre l’indice di disagio sociale scende a 19 dal 19,2 (-0,2). La disoccupazione estesa scende al 15,3% dal 15,1%. I prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto diminuiscono dello 0,1% come ad ottobre.

 

Il Mic di novembre 2015 si è attestato su un valore stimato di 19,0 punti, in discesa di due decimi rispetto al mese di ottobre. Il modesto miglioramento rilevato nell’ultimo mese si inserisce in un contesto in cui la graduale ripresa dell’economia comincia a produrre effetti positivi sul mercato del lavoro, sia pure in modo ancora discontinuo, ed i forti ribassi registrati dalle materie prime energetiche contribuiscono alla riduzione dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto.

 

A novembre il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato all’11,3%, il valore più basso da dicembre 2012, in riduzione di due decimi di punto rispetto ad ottobre e dell’1,7% su base annua. Il numero di disoccupati si è ridotto di 48mila unità sul mese precedente e di 479mila rispetto a novembre del 2014. Il numero di occupati è aumentato di 36mila unità rispetto al mese precedente e di 206mila nei confronti dello stesso mese del 2014.

 

Nel mese di novembre le ore di CIG autorizzate sono diminuite del 38,5% rispetto allo stesso mese del 2014. Sulla base di questa stima si è calcolato che le ore di CIG utilizzate – destagionalizzate e ricondotte a ULA – siano diminuite di 6mila unità su base mensile e di 74mila unità su base annua. Anche a novembre il numero di scoraggiati è stimato in contenuto aumento.

 

Il combinarsi della diminuzione dei disoccupati ufficiali e del numero di persone in CIG con l’aumento degli scoraggiati ha comportato una riduzione del tasso di disoccupazione esteso al 15,1%. Nello stesso mese i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto sono diminuiti dello 0,1%, valore analogo a quello rilevato ad ottobre. Le dinamiche registrate negli ultimi mesi dal MIC e dalle sue componenti pur indicando un graduale ridimensionamento dell’area del disagio sociale, 2,8 punti in meno rispetto al picco di inizio 2014, continuano ad essere fortemente condizionate dal permanere di una situazione di deflazione per i prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto.

 

Al fine di garantire un recupero più significativo è necessario che si realizzino dinamiche dell’occupazione più sostenute rispetto alle attuali atte a garantire non solo il ridimensionamento della disoccupazione ufficiale, ma anche, e soprattutto, di quella parte della disoccupazione estesa riconducibile agli scoraggiati.