Pubblicati i decreti di approvazione per le diverse categorie di attività e quello che individua specifici indicatori territoriali per differenziarne le modalità di applicazione.

Ufficializzati i 68 studi di settore revisionati applicabili a decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014: sei sono relativi alle attività professionali, 28 alle attività commerciali, 18 al settore manifatturiero e 16 al comparto servizi.
Dopo il parere espresso il 10 dicembre scorso dalla Commissione degli esperti, la ratifica è arrivata tramite quattro decreti ministeriali del 29 dicembre 2014, pubblicati in altrettanti supplementi straordinari alla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre.

Con un ulteriore decreto, sempre del 29 dicembre, il ministero dell’Economia e delle Finanze ha approvato anche gli indicatori territoriali, specifici per le diverse zone del Paese, in base ai quali diversificare l’applicazione degli studi, tenendo conto del luogo di svolgimento dell’attività economica. Anche tali valori sono applicabili a partire dal periodo di imposta 2014. I parametri, che hanno consentito l’individuazione dei correttivi territoriali, si basano su:

  • canoni di affitto dei locali commerciali
  • reddito medio imponibile ai fini dell’addizionale Irpef
  • retribuzioni.

Le revisioni annuali degli studi e l’adeguamento degli indicatori territoriali sono consuetudine necessaria per aggiornare le procedure di analisi, ai fini dell’accertamento mediante l’applicazione degli studi di settore, e mantenere tali strumenti sempre attuali rispetto alla realtà economica in cui si opera.

 

 

FONTE: Fisco Oggi – Rivista Telematica dell’Agenzia delle Entrate

 

 

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