Lo scorso ottobre il Governo italiano ha formulato l’ipotesi di un fondo europeo per l’indennità di disoccupazione (European Unemployment Benefit Scheme, EUBS) riprendendo la discussione già tenuta sul tema nell’Ecofin informale organizzato dalla Presidenza italiana di turno dell’Unione europea nel 2014. L’intento è dotare l’Eurozona di uno strumento che (a) attenui l’impatto di choc particolarmente marcati che, in assenza del movimento del cambio, si scaricherebbero sull’occupazione e – di conseguenza – (b) eviti che l’aumento della disoccupazione ciclica si trasformi in disoccupazione strutturale. L’EUBS inoltre rafforzerebbe la governance dell’unione monetaria e ne ridurrebbe l’incertezza delle prospettive, contenendo l’onere di stabilizzazione dell’area che oggi prevalentemente grava sulla politica monetaria.
In questi mesi la proposta è stata oggetto di dibattito in diverse occasioni e verrà discussa durante il semestre di presidenza slovacca dell’Unione europea.
Il documento viene oggi riproposto (con alcune revisioni formali), accompagnato da nove chiarimenti su altrettanti aspetti non esplicitati nel testo e da alcune simulazioni su quali effetti avrebbe avuto lo schema se fosse stato operativo negli anni 1999-2015.
In allegato tutti i documenti ufficiali.