Codici: le indagini istituzionali su epatite e Curcuma non ci convincono, vogliamo chiarezza.
Le indagini istituzionali su epatite e Curcuma non convincono.
L’Associazione Codici esprime forti perplessità in merito all’esito delle indagini condotte sui casi di epatite colestatica acuta segnalati dopo l’assunzione di integratori alimentari alla Curcuma. Secondo quanto pubblicato sul proprio sito internet dal Ministero della Salute, il gruppo interdisciplinare di esperti appositamente costituito e la sezione dietetica e nutrizione del comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale hanno concluso che ad oggi “le cause sono verosimilmente da ricondurre a particolari condizioni di suscettibilità individuale, di alterazioni preesistenti, anche latenti, della funzione epato-biliare o anche alla concomitante assunzione di farmaci”.
“Le segnalazioni che abbiamo ricevuto dai consumatori che si sono rivolti alla nostra associazione accontano una storia molto diversa.”
Così dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli.
“Ci sono cartelle cliniche che descrivono un quadro particolare e delicato, con un drastico cambiamento delle condizioni del paziente dopo l’assunzione degli integratori alla Curcuma.
Abbiamo letto la notizia pubblicata dal Ministero della Salute. In sostanza secondo gli esperti i problemi di salute non sarebbero dovuti agli integratori, ma a malattie latenti del fegato.
Abbiamo molti dubbi in merito a queste conclusioni. Non ci convincono, proprio considerando i casi segnalati dai nostri assistiti.
Vogliamo chiarezza – conclude il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – abbiamo chiesto l’accesso alla relazione degli esperti e torniamo a chiederlo oggi pubblicamente, perché bisogna fare piena luce su questa vicenda”.