Il segretario generale Anci ha siglato oggi al Viminale, per conto dell’Associazione, un protocollo d’Intesa per la promozione della cultura del rispetto delle regole e di processi di inclusione sociale ed interculturale attraverso la pratica del giuoco del calcio a favore di minori e neo-maggiorenni stranieri ospiti del sistema di accoglienza nazionale.
L’intesa è stata firmata alla presenza del ministro dell’Interno, Marco Minniti, del capo dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, prefetto Gerarda Pantalone e del direttore Generale della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Michele Uva.
L’iniziativa è pienamente coerente con la strategia elaborata dal Piano Nazionale di Integrazione, di recente approvato, che, tra gli obiettivi perseguiti, mira a contribuire ad una formazione completa dei ragazzi accolti nel sistema nazionale, accompagnandoli nella fase di transizione alla maggiore età, al fine di pervenire ad una armoniosa socializzazione attraverso il coinvolgimento nello sport di giovani italiani e stranieri.
La pratica dello sport rappresenta, infatti, un valore intrinseco ai fini della promozione di comportamenti eticamente corretti, affermando la “cultura del rispetto”, esaltando il valore della differenza attraverso il superamento di qualsivoglia connotazione negativa, educando ai valori ed incoraggiando la comprensione del senso positivo del rispetto delle regole.
La realizzazione del Protocollo è affidata alla collaborazione sinergica tra i partner, in particolare:
– Il ministero dell’Interno, con le Prefetture, provvederà ad individuare le strutture di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e dei neo maggiorenni nelle aree geografiche interessate;
– L’ Anci attraverso il Servizio Centrale – struttura di coordinamento del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) – svolgerà una funzione di raccordo per l’attuazione delle pratiche sportive nei rispettivi territori comunali;
– La Figc realizzerà interventi specifici per assicurare la formazione tecnica, l’educazione alimentare e la tutela sanitaria necessarie per la realizzazione delle attività sportive dei giovani coinvolti.