Il recente evento che ha scosso la città di Mestre, vicino Venezia, riporta sulla stampa un dibattito sempre aperto: quello sulla sicurezza stradale e su come evitare l’ennesimo catastrofico incidente.
Si è trattata, come riportato dai soccorritori e da diversi testimoni, di una vera e propria scena apocalittica: l’autobus proveniente da Venezia e diretto a Marghera è precipitato dal cavalcavia Rizzardi, alle 19:38 del 3 ottobre 2023 causando la morte di 21 persone.
Il mezzo ha compiuto un salto di quindici metri, seguito da un violento incendio causato dalle scintille sprigionatesi dal vano delle batterie del mezzo elettrico. In pochi minuti, è diventato chiaro che si trattava di una strage immane.
L’inchiesa aperta dalla procura
La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo di inchiesta, anche se al momento non ci sono indagati. Le principali ipotesi al vaglio della magistratura sulle cause della tragedia sono diverse:
- una manovra azzardata, con l’affiancamento ad un altro bus
- un guardrail vecchio che non ha retto all’urto
- oppure un malore dell’autista che non è riuscito a controllare il mezzo.
Un sorpasso rischioso?
Una delle ipotesi, come abbiamo detto, riguarda, una manovra azzardata, che potrebbe aver coinvolto l’affiancamento ad un altro bus. Questo solleva interrogativi sulla responsabilità dell’azienda di trasporti e dell’autista coinvolto.
Nel caso in cui si dimostri che l’azienda di trasporti o l’autista abbiano compiuto una manovra azzardata o imprudente, potrebbero essere ritenuti responsabili per l’incidente e, di conseguenza, potrebbe scattare un procedimento legale per ottenere un risarcimento per i danni subiti dalle vittime e dai loro familiari.
In ogni caso, le indagini in corso sono cruciali per determinare le cause esatte dell’incidente e stabilire la responsabilità delle parti coinvolte.
Un guardrail troppo vecchio e poco sicuro?
Un altro elemento chiave che emerge dall’incidente a Mestre sarebbe la presenza di un guardrail potenzialmente obsoleto lungo il viadotto coinvolto. Questa scoperta solleva questioni importanti sulla manutenzione delle infrastrutture stradali e le possibili responsabilità delle autorità competenti.
Se si confermasse che il guardrail era in cattive condizioni o non era stato adeguatamente posto in manutenzione, potrebbe emergere una possibile negligenza da parte delle autorità locali o delle autorità responsabili della manutenzione stradale. In tal caso, le vittime e le loro famiglie potrebbero cercare un risarcimento per danni sostenuti a causa di questa negligenza.
In caso di malore nessun risarcimento
Tra le possibili cause, c’è infine ancora quella del malore dell’autista, una circostanza che, se confermata, secondo il codice delle assicurazioni, rientrerebbe nei casi “fortuiti” che escludono la negligenza da parte dell’autista. Pertanto in questo caso non spetterebbe, paradossalmente, alcun risarcimento alle famiglie delle vittime.
L’incidente di Mestre e l’importanza della prevenzione e della sicurezza stradale
Ci siamo soffermati molto sulle cause dell’incidente perché ancora una volta torna sulla bocca di tutti il tema mai risolto della sicurezza stradale e della prevenzione di questi eventi che spesso risultano mortali. Gli incidenti stradali rappresentano infatti una delle principali cause di lesioni gravi e perdite di vite umane in tutto il mondo, con un impatto profondo e duraturo sulle comunità e le famiglie coinvolte.
In base agli elementi analizzati in questa vicenda emergono, in primo luogo tre conclusioni:
- gli autobus, come altri mezzi di trasporto pubblico, devono rispettare norme severe di manutenzione e sicurezza.
- inoltre, è essenziale considerare il ruolo degli autisti e la loro salute. La formazione continua e la verifica delle condizioni mediche degli autisti possono contribuire a garantire la sicurezza delle strade.
- infine la possibile presenza di varchi di servizio obsoleti sul guardrail del viadotto solleva domande sulla manutenzione delle infrastrutture stradali e sull’adeguatezza delle misure di sicurezza.
Si evince da tutto questo dunque che la prevenzione degli incidenti stradali è un obiettivo fondamentale che richiede un impegno costante da parte delle autorità, delle aziende di trasporti e degli automobilisti stessi.
Le normative stradali e le leggi sulla sicurezza sono fondamentali per garantire che tutti gli utenti della strada rispettino le regole e riducano al minimo i rischi. Tuttavia, la prevenzione non si ferma alle regole del codice della strada; coinvolge anche la promozione di una cultura della sicurezza.
Formazione ed educazione continua dei conducenti
La formazione e l’educazione dei conducenti sono strumenti essenziali per promuovere comportamenti responsabili e consapevoli al volante. Gli autisti devono essere adeguatamente formati non solo sulle regole di guida, ma anche su come reagire in situazioni di emergenza e sulle migliori pratiche per evitare incidenti. La sensibilizzazione all’importanza della guida difensiva e della sobrietà al volante può fare la differenza tra la vita e la morte.
Gli strumenti per migliorare la sicurezza stradale
Le tecnologie moderne offrono inoltre un potenziale significativo per migliorare la sicurezza stradale. I sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e i dispositivi di sicurezza passiva, come airbag e cinture di sicurezza, contribuiscono a ridurre il rischio di lesioni in caso di incidente. Le telecamere di sorveglianza e gli strumenti di monitoraggio dei conducenti possono aiutare a identificare comportamenti pericolosi e adottare misure preventive.
La manutezione dei veicoli
Va aggiunto che la manutenzione regolare dei veicoli è un altro aspetto vitale della prevenzione. I veicoli ben mantenuti hanno meno probabilità di avere guasti meccanici che potrebbero causare incidenti. Le aziende di trasporti devono rispettare rigorosi standard di manutenzione e assicurarsi che i loro veicoli siano in condizioni ottimali.
Il ruolo della Pubblica amministrazione
Infine, la collaborazione tra governi, organizzazioni di sicurezza stradale, aziende di trasporti e comunità locali è fondamentale. La condivisione di dati, statistiche sugli incidenti e best practice può contribuire a identificare i punti critici e a sviluppare strategie efficaci per prevenire incidenti. L’educazione del pubblico e le campagne di sensibilizzazione possono svolgere oltretutto un ruolo importante nel promuovere comportamenti sicuri sulla strada.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it