inchiesta-case-popolari-in-cambio-di-voti-lecceUn vero e proprio scossone in uno dei Comuni più grandi del Sud Italia: l’inchiesta sulle case popolari in cambio di voti a Lecce ha portato all’arresto di politici e dirigenti comunali.


Case popolari in cambio di voti, blitz della Finanza: arrestati politici e dirigenti comunali. Accade al Comune di Lecce.

 

Secondo l’ipotesi di reato formulata dai magistrati, è stata accertata l’assegnazione indebita di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica in favore di persone non collocati in graduatoria in posizione utile, l’occupazione abusiva di alloggi resisi disponibili per l’assegnazione nonché l’accesso illegittimo a forme di sanatoria di cui alla Legge Regionale 10 del 2014 concesse in assenza dei requisiti richiesti.

 

Gli arresti

 

L’inchiesta, nelle mani dei sostituti procuratori Massimiliano Carducci e Roberta Licci, vede indagate 47 persone.

 

Agli arresti domiciliari l’ex assessore e attuale consigliere comunale Attilio Monosi (centrodestra), il consigliere comunale PD Antonio Torricelli, l’ex assessore della giunta Luca Pasqualini (centrodestra), il dirigente comunale Lillino Gorgoni e il 27enne Andrea Santoro, leccese. Misura dell’interdittiva per dirigenti e funzionari dell’ufficio casa Piera Perulli, Giovanni Puce, Paolo Rollo e Luisa Fracasso. Sono tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale.

 

Su ordine della Procura della Repubblica sono stati, inoltre, notificati 34 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti soggetti indagati per analoghe ipotesi di reato.

 

L’inchiesta partì nel 2012 con un esposto degli esponenti Pd Teresa Bellanova e Antonio Rotundo.

 

La Corruzione che imperversa negli Enti Locali

 

Non è un caso isolato. Non è il primo caso e, purtroppo, potrebbe non essere l’ultimo. Secondo la denuncia dell’Associazione Avviso Pubblico, In Italia non passa giorno in cui non vi siano arresti per mafia e corruzione, che si sequestrino e confischino beni e aziende per milioni di euro, che si celebrino processi con decine di imputati. Non solo al Sud, ma con sempre maggiore frequenza anche al Centro-Nord.