Il governo ha stanziato un pacchetto di incentivi pari a 250 milioni di euro per il 2014 per sollecitare la ripresa; le risorse saranno destinate al potenziamento delle attività di ricerca, innovazione, sviluppo e internazionalizzazione attraverso, soprattutto, le assunzioni qualificate. Il finanziamento delle misure avverrà attingendo dai fondi strutturali europei per il Mezzogiorno e dai fondi nazionali per il Centro Nord. Tra gli interventi previsti dal pacchetto, c’è l’erogazione di incentivi per quelle imprese che assumeranno a tempo indeterminato, previo stage annuale, dottori di ricerca e laureati magistrali in discipline tecnico‐scientifiche.
Sul sito del ministero dell’Istruzione e dell’Università, sarà pubblicato, entro tre mesi dall’assegnazione delle risorse finanziarie, un bando che si prevede scadrà entro il 2014. Sempre d’intesa con il Miur, il governo intende dar vita a circa 2mila percorsi formativi con caratterizzazione industriale, realizzati attraverso la collaborazione tra scuole di dottorato, università, Regioni, imprese, Enti di ricerca e pubbliche; lo scopo dell’iniziativa è duplice: consentire all’azienda di formare, attraverso l’aiuto del mondo dell’istruzione, una figura altamente qualificata ed adeguata alle specifiche esigenze dell’azienda stessa e dare al dottorato o al giovane ricercatore l’opportunità di un’esperienza lavorativa.
Saranno, inoltre, finanziati appositi progetti per favorire la mobilità internazionale dei ricercatorie potenziare le reti di collaborazione nella ricerca. Questo servirà a sviluppare le competenze necessarie per accedere ai bandi Horizon 2020 “dai quali – fa presente il governo – sia le Università che le imprese nelle regioni del Mezzogiorno sono tradizionalmente escluse”. Palazzo Chigi, inoltre, per favorire le assunzioni o le stabilizzazioni a tempo indeterminato di personale qualificato in possesso di laurea magistrale o dottorato di ricerca, ha attivato un credito d’imposta pari al 35% del costo aziendale pari ad un importo massimo di 200mila euro annui per impresa.
Al fine di rafforzare le capacità strategiche, commerciali, tecnologiche e innovative delle imprese, sono stanziati contributi “a fondo perduto nella forma di “voucher” entro i limiti dell’importo degli aiuti de minimis, fino al 60% del costo del servizio”. Il voucher, comunica il governo, “potrà essere speso presso soggetti erogatori di servizi qualificati e connessi ad attività di R&S, sviluppo di nuovi prodotti/processi/ servizi, consulenza legale per la tutela della proprietà intellettuale, sperimentazione di nuove tecnologie, consulenza manageriale per l’innovazione strategica, organizzativa e commerciale (Università, Enti di Ricerca, società di consulenza etc.)”. Analogamente, sono concessi contributi, sempre a fondo perduto e sotto forma di voucher, alle imprese che acquistano servizi per l’internazionalizzazione. In questo caso, i voucher copriranno fino al 60% del costo del servizio, entro un massimo di 30mila euro.
FONTE: CGIA Mestre