La Sicilia continua ad essere interessata da incendi: sono quattro i fronti di fuoco più vasti nell’Isola sui quali sono impegnati i mezzi aerei, complici le temperature torride oggi in aumento con picchi di 40 gradi e il vento di scirocco.
Proseguito nella notte il rogo che ieri ha colpito Adrano (Catania) dove e’ al lavoro un canadair. Frenetica attivita’ anche a Lipari, dove ad effettuare i lanci e’ un altro canadair. Nuovi focolai a Messina e nella fascia tirrenica, Milazzo, Villafranca Tirrena.
In provincia di Palermo diversi incendi hanno impegnato uomini e mezzi della Forestale. In particolare è molto grave la situazione a Bosco Busino, agro di Monreale, dove le fiamme in poco tempo hanno interessato un’area boscata.
“Dichiareremo lo stato di calamità – ha detto il presidente della Regione Crocetta – per Messina e le altre città colpite dagli incendi, richiederemo lo stato di emergenza al governo nazionale”. La Protezione civile è stata intanto incaricata di quantificare i danni e di rappresentare la relazione al presidente.
In tutto questo gli incendi scoppiati in questi giorni, e che hanno distrutto svariati ettari di verde boschivo, finiscono in Procura. I magistrati di Palermo hanno aperto un’inchiesta per verificare, come si apprende, “eventuali inadempienze della Regione siciliana nel sistema della prevenzione”. E lo stesso hanno fatto i colleghi di Enna sull’incendio che ha distrutto il vallone Scaldaferro, tra Enna e Calascibetta, divampato a contrada Ferrarelle sull’autostrada A 19 Palermo-Catania.
L’indagine della procura ennese è contro ignoti. Secondo alcune associazioni ambientaliste bisogna accertare se, sulle aree andate in fumo possano esserci interessi della criminalità organizzata legata ai contributi in agricoltura percepiti sui terreni a pascolo.
“La Sicilia continua a bruciare, vasti incendi colpiscono ormai da giorni Messina, Enna, San Vito e Caltanissetta, ma già nelle scorse settimane interi polmoni verdi sull’Isola erano andati in fumo”. Ed è per questo che Fi e i deputati siciliani del Movimento 5 Stelle eletti all’Ars e alla Camera annunciano la presentazione di esposti contro la Regione.
Denunce della situazione arrivano anche dalle associazioni sindacali della provincia di Messina. Il segretario generale della Cisl Tonino Genovese e il referente di Sant’Agata di Militello, Basilio Caruso, a distanza di qualche giorno dalle fiamme che hanno devastato anche il territorio dei Nebrodi riaccendono i riflettori sulle competenze e le responsabilità “che non ricadono solo sulla Regione, come tanti cercano di propinare a chi non conosce le regole, ma ci sono altri soggetti che dovrebbero adottare provvedimenti sul fronte della prevenzione e predisporre adeguati piani di intervento, scommettendo anche sulla tempestività degli interventi”.
Alla Regione, Tonino Genovese e Basilio Caruso chiedono “l’assicurazione della presenza delle squadre antincendio h24 e la disponibilità di un adeguato numero di mezzi aerei e terrestri, con relative attrezzature”.