Sostenere la nascita di nuove imprese innovative promosse da giovani e donne, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, avvalendosi in primo luogo delle opportunità offerte dal programma “Resto al Sud”.
E’ l’obiettivo della collaborazione strategica avviata da Anci e Invitalia e sancita in un protocollo firmato a Roma. Firma posta dal presidente del Consiglio nazionale dell’Anci e sindaco di Catania Enzo Bianco e dall’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri. Alla presenza del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti.
Per effetto dell’accordo, verrà avviato un programma comune di azioni di informazione, promozione e accompagnamento imprenditoriale, valorizzando gli incentivi gestiti proprio da Invitalia. Invitalia garantirà la diffusione di tutte le informazioni necessarie ai Comuni italiani, anche attraverso incontri specifici, formazione, supporto e accompagnamento all’attuazione dei progetti.
Sarà compito specifico di Anci, invece, quello di sensibilizzare gli stessi Comuni a informare i giovani del proprio territorio sulle opportunità offerte da “Resto al Sud”. Un gruppo di lavoro specifico, infine, si occuperà di monitorare e coordinare le azioni e individuare eventuali ulteriori iniziative.
Secondo il presidente dell’Anci Antonio Decaro:
“intervenire sul gap che tiene ancora il Mezzogiorno ben lontano dal resto del Paese è una priorità. Ce lo siamo sentiti dire un milione di volte. Ma questa volta ce lo diciamo per completare la frase con uno spirito diverso: noi sindaci, i Comuni italiani tutti, siamo al lavoro con il governo perché davvero le risorse, le misure, le intenzioni si trasformino in possibilità, in opportunità per chi vive al Sud e vuole restarci.
Per chi, anche nel panorama non semplice del Mezzogiorno, vive il particolare svantaggio di affacciarsi con meno certezze del passato sul mercato lavorativo: i giovani.
Resto al Sud è questo: un sistema di agevolazioni per cittadini tra i 18 e i 35 anni di sei regioni meridionali, che investe sulle loro creatività e sulla sensibilità all’innovazione.
L’Anci si propone come partner che responsabilmente, consapevole della forza di rappresentare tutti i Comuni informerà, solleciterà, accompagnerà all’attuazione della misura. Noi sindaci possiamo farlo.
L’abbiamo dimostrato:
- a Milano, dove dalle misure “Risorse in periferia”, “Welcome business”, “Tira su la cler” e “Startupper” sono nate 157 start up innovative;
- Cosenza con le residenze per giovani artisti “Bocs art”;
- Napoli con i giardini condivisi e l’agricoltura sociale di Gardenet;
- Perugia, con le attività di tutoring e mentoring delle Officine Fratti;
- Bari, con due programmi, “Ba29” e “Urbis”, che investono tre milioni per attivare tirocini e creare soggetti che operino nel privato sociale in periferia.
La mancanza di lavoro crea insicurezza e l’insicurezza sfiducia. Avvertiamo quindi il tema del lavoro e del lavoro giovanile e delle donne in particolare, come una grande responsabilità. Con la firma di questo protocollo, oggi, noi sindaci ce ne assumiamo un pezzo”.
Afferma il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci Enzo Bianco:
“L’iniziativa assunta da Invitalia e Anci – affronta una delle grandi questioni di cambiamento del Paese: lo sviluppo del Sud è un’opportunità per le nuove generazioni.
La direzione è quella giusta, non assistenzialismo ma crescita della capacità imprenditoriale, della fantasia, della capacità di innovazione. I Comuni saranno in prima linea per radicare in tutto il territorio questa opportunità, si faranno parte attiva non solo nel far conoscere le facilitazioni e gli incentivi, ma anche nel fornire opportunità, solidarietà, servizi.
Noi sindaci ci crediamo e ci impegneremo con tutte le nostre forze. Invitalia ha la capacità e la sensibilità per essere un partner adeguato e il ministro De Vincenti ha operato in questi mesi con particolare competenza e serietà, per questo lo ringraziamo di cuore”.