Sono oltre 2,1 miliardi di euro i fondi potenzialmente utilizzabili per promuovere interventi di efficientamento energetico nel nostro Paese. In Europa oltre 194 milioni sono stati stanziati sul programma Horizon 2020 per finanziare la realizzazione di progetti di ricerca e innovazione nel biennio 2016-2017 ed altri 145 milioni sul Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica per investimenti con importo minimo pari a 5 milioni di euro. Si affianca a tali misure lo strumento comunitario Innovfin Energy Demo Project che supporta invece il lancio sul mercato delle tecnologie a basso consumo di carbonio.
A livello nazionale le risorse disponibili ammontano a 1,7 miliardi di euro. La quota più consistente, 900 milioni di euro, fa riferimento al rifinanziamento del Conto Termico 2.0, il meccanismo di incentivazione gestito dal GSE che sostiene l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Poco meno di 250 milioni di euro sono invece destinati dal Fondo Kyoto, tramite Cassa Depositi e Prestiti.
Alle piccole e medie imprese si prevede un contributo a fondo perduto per la realizzazione di diagnosi energetiche e/o l’adozione di sistemi di gestione ISO 5001. Il bando, realizzato nell’ambito del Programma per l’Efficientamento Energetico delle Piccole e Medie Imprese in attuazione dell’art. 8 del d.lgs. 102/2014, è cofinanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico secondo quanto previsto nella Convenzione tra Ministero e Regione Lombardia approvata con Delibera della Giunta regionale n° 5200 del 23 maggio 2016.
La domanda di contributo potrà essere presentata a decorrere dal 28 settembre 2016 esclusivamente on-line, per mezzo del Sistema Informativo “SIAGE”, previa registrazione della persona fisica richiedente sul medesimo Sistema Informativo, raggiungibile all’indirizzo web:
http://www.agevolazioni.regione.lombardia.it
Nell’apposita sezione del sito sono disponibili le modalità di accesso, previa registrazione e rilascio dei codici personali (login/password).
Le risorse stanziate per il bando sono complessivamente pari a euro 2.271.132 di cui il 50% regionali e il 50% statali.
Il contributo è finalizzato a coprire il 50% delle spese ammissibili per la realizzazione di diagnosi energetiche o per l’adozione del sistema di gestione ISO 5000 in ognuna delle sedi operative in cui svolge la propria attività la PMI, fino ad un massimo di 10 sedi operative.
Le spese ammissibili non saranno considerate oltre l’importo di:
– € 10.000 al netto dell’iva per ciascuna diagnosi energetica;
– € 20.000 al netto dell’iva per la 50001 per ciascuna adozione del sistema di gestione ISO 50001.
Pertanto, il contributo massimo che potrà essere riconosciuto sarà di:
– € 5.000 per ogni diagnosi energetica;
– € 10.000 per ogni adozione del sistema di gestione ISO 50001.
L’assegnazione del contributo avverrà secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.
Il Conto Termico 2.0, in vigore dal 31 maggio 2016, invece, potenzia e semplifica il meccanismo di sostegno già introdotto dal decreto 28/12/2012, che incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. I beneficiari sono Pubbliche Amministrazioni, imprese e privati che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro annui, di cui 200 destinati alla PA. Responsabile della gestione del meccanismo e dell’erogazione degli incentivi è il Gestore dei Servizi Energetici.
Il CT 2.0 prevede incentivi più alti
- fino al 65% della spesa sostenuta per gli “Edifici a energia quasi zero” (nZEB);
- fino al 40% per gli interventi di isolamento di muri e coperture, per la sostituzione di chiusure finestrate, per l’installazione di schermature solari, l’illuminazione di interni, le tecnologie di building automation, le caldaie a condensazione;
- fino al 50% per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F e fino al 55% nel caso di isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati ad altro impianto (caldaia a condensazione, pompe di calore, solare termico, ecc.);
- anche fino al 65% per pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici;
- il 100% delle spese per la Diagnosi Energetica e per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le PA (e le ESCO che operano per loro conto) e il 50% per i soggetti privati, con le cooperative di abitanti e le cooperative sociali.
Il Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica (eeef), infine, è un’innovativa partnership pubblico-privato indirizzata all’attenuazione dei cambiamenti climatici attraverso misure di efficienza energetica e mediante l’utilizzo di energia rinnovabile negli stati membri dell’Unione Europea. Prevede il finanziamento (a tassi di mercato) di efficienza energetica, energia rinnovabile di scala ridotta e progetti di trasporto urbano pulito in progetti di enti municipali, locali e regionali e di società pubbliche e private operanti per conto dei suddetti enti.