imprese-debitiAppalti pubblici: le Imprese con debiti per 5 mila euro possono essere esclusa per questo motivo dalla gara? Le novità arrivano da una circolare della Ragioneria Generale di Stato.


La novità è inserita nella circolare della Ragioneria generale dello Stato del ministero dell’Economia del 21 marzo 2018, appena andata in Gazzetta ufficiale (n. 83 del 10 aprile) per illustrare le modalità di attuazione delle nuove norme in materia di pagamenti della pubblica amministrazione, attivate dalla legge di Bilancio 2018 (legge 2015/2017).

 

Le novità riguardano, in sintesi:

 

  • Da un lato, la riduzione, a decorrere dal 1° marzo 2018, da diecimila euro a cinquemila euro del limite di importo oltre il quale le amministrazioni pubbliche (e le società interamente partecipate dalle stesse) prima di effettuare, a qualunque titolo, un pagamento verificano se il beneficiario è inadempiente all’obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento per un ammontare complessivo pari almeno a tale importo;
  • Dall’altro lato, l’estensione da trenta a sessanta giorni del periodo nel quale il soggetto pubblico non procede al pagamento delle somme dovute al beneficiario, risultato inadempiente, fino alla concorrenza dell’ammontare del debito comunicato dall’agente della riscossione – sia in ragione di fattispecie nuove o particolari emerse nel corso del tempo.

 

Nel testo si richiama anche il passaggio del Codice degli appalti (articolo 80, comma 4) che spiega:

 

«Un operatore economico è escluso dalla partecipazione a una procedura d’appalto se ha commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali».

 

La soglia alla quale viene agganciato dal Codice degli appalti il concetto di gravità è proprio quella del Dpr 602/1973.

 

Quindi, la traduzione di questo complesso giro è che, da poche settimane a questa parte, le imprese con debiti pari adesso a 5mila euro, possono essere escluse da tutte le gare di appalto per il mancato pagamento di tasse, imposte e contributi previdenziali.

 

Nei tredici paragrafi in cui si articola, la circolare – il cui contenuto è stato condiviso con il Dipartimento delle finanze che ne è co-firmatario – oltre a dar conto dell’aggiornamento del quadro normativo di settore, approfondisce l’analisi dell’ambito soggettivo di riferimento ed esamina una serie di profili critici della disciplina in discorso (afferenti, ad esempio, alla scissione dei pagamenti, all’inadempienza contributiva, alla cessione del credito, ecc.), onde offrire in merito soluzioni interpretative.

 

In allegato il testo completo della Circolare.