Il Governo Italiano ha emanato tramite un decreto legge il piano di accoglienza dei migranti fuggiti dalla Guerra in Ucraina.
Dall’Ucraina sono già fuggiti in 368 mila e il numero continua ad aumentare: è il dato raccolto dall’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr) nel quarto giorno dell’offensiva russa nel Paese.
Per gran parte sono finiti nei Paesi limitrofi, almeno un terzo in Polonia e oltre 70 mila in Ungheria, ma secondo alcune stime se il conflitto si prolungherà i profughi potrebbero diventare quattro milioni.
Per questo motivo anche in Italia ci si sta allertando per mobilitare l’accoglienza dei rifugiati.
Toccherà allo Stato, attraverso i Comuni o alla rete di enti, associazioni, volontariato, mettere a punto un piano per provvedere ai pasti, o con l’allestimento di mense o in alternativa con la distribuzione di buoni spesa, all’assistenza sanitaria, e successivamente all’iscrizione a scuola dei bambini, ai corsi di italiano, a quelli di formazione e lavoro per gli adulti.
Guerra in Ucraina: decreto legge per piano di accoglienza dei migranti
Il Consiglio dei Ministri ha così approvato all’unanimità un decreto legge che introduce ulteriori misure urgenti in relazione agli sviluppi della crisi in Ucraina.
Tra queste, la dichiarazione dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2022 «in relazione all’esigenza di assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale in conseguenza della grave crisi internazionale in atto».
Il decreto interviene, alla luce dell’emergenza in atto, in diversi ambiti.
Rifugiati
Il decreto prende prime misure per l’eventualità che una parte del flusso dei profughi si indirizzi presso il nostro Paese: in Italia vi è una cospicua presenza di cittadini ucraini, circa 250.000 persone.
Il provvedimento prevede:
- il rafforzamento della rete di accoglienza degli stranieri
- inoltre, si dispone che i cittadini ucraini vengano ospitati nei CAS (Centri di accoglienza straordinaria) anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale.
Nel dettaglio, è previsto:
- un incremento di 13.000 posti dei centri straordinari che potranno essere attivati dai Prefetti (CAS)
- e un potenziamento di ulteriori 3.000 posti del sistema di accoglienza e integrazione (SAI).
Difesa
In particolare, il provvedimento contiene una norma abilitante che, dopo una preventiva risoluzione delle Camere, consente al Ministro della difesa di adottare un decreto interministeriale per la cessione alle autorità governative dell’Ucraina di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari. Risulta prevista peraltro una deroga specifica ad alcune disposizioni vigenti.
Energia
Una seconda parte si occupa del livello di rischio imprevisto per il normale funzionamento del sistema nazionale di gas naturale. Per questo si autorizza l’anticipo, anche a scopo preventivo, dell’adozione delle misure di aumento dell’offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza.
La norma rende immediatamente attuabile, se fosse necessario, la riduzione del consumo di gas delle centrali elettriche oggi attive, attraverso la massimizzazione della produzione da altre fonti e fermo restando il contributo delle energie rinnovabili.
Per rendere concretamente operative le misure, si affida una serie di compiti a Terna S.p.A., in qualità di gestore della rete di trasmissione nazionale.
Università
Infine, è istituito un apposito Fondo da 500 mila euro per finanziare misure di sostegno per studenti, ricercatori e docenti ucraini. Lo scopo è quello di consentire loro di svolgere le proprie attività presso università, istituzioni per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica ed enti di ricerca italiani.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it