govtech italiaIn un’era segnata dall’incessante marcia dell’innovazione tecnologica, il settore del GovTech emerge come una frontiera fondamentale per il miglioramento dei servizi pubblici e l’efficienza della pubblica amministrazione. Il termine GovTech, che sta per “Government Technology”, identifica quell’ecosistema di startup innovative che applicano le ultime tecnologie digitali per trasformare e modernizzare le strutture governative, snellendo i processi burocratici e rendendo i servizi più accessibili ai cittadini.

Per approfondire questo tema, abbiamo avuto il privilegio di intervistare Ubaldo De Santis, Program Manager & Business Developer di SprintX, l’incubatore per startup certificato dal MISE. SprintX è uno dei maggiori incubatori al sud Italia, e vanta grande esperienza nella creazione di percorsi di incubazione e accelerazione e nel supporto alle attività di fundraising per le startup. Ringraziamo anticipatamente Ubaldo che ha offerto un contributo prezioso alla realizzazione di questo articolo, mettendo a disposizione la sua profonda conoscenza del settore GovTech.

La crescita del GovTech in Italia è un fenomeno tangibile e significativo. Le startup innovative stanno diventando partner fondamentali della pubblica amministrazione, partecipando attivamente alla digitalizzazione del Paese. Nel 2023, il valore dei contratti pubblici aggiudicati a queste realtà emergenti ha raggiunto cifre importanti, testimoniando la fiducia riposta nel loro potenziale innovativo. Inoltre, una percentuale sempre maggiore di queste aziende sta avviando collaborazioni con enti governativi, evidenziando una tendenza positiva verso l’integrazione tra tecnologia e gestione pubblica. L’impatto di questa sinergia si riflette non solo nell’ottimizzazione dei processi amministrativi ma anche nell’incremento dell’efficacia con cui i servizi vengono erogati ai cittadini. Grazie all’apporto delle startup GovTech, si assiste a un vero e proprio rinnovamento del settore pubblico italiano che si traduce in una migliore qualità della vita quotidiana e in una maggiore trasparenza e partecipazione civica.

Cos’è il GovTech e come le startup stanno aiutando la Pubblica Amministrazione

Il GovTech rappresenta l’intersezione tra governo e tecnologia, un settore che si concentra sulla creazione di soluzioni tecnologiche innovative per migliorare la gestione delle attività governative e la comunicazione con i cittadini. In questa accezione, il GovTech va oltre la semplice digitalizzazione dei servizi esistenti; esso implica una vera e propria trasformazione dei processi amministrativi attraverso l’adozione di strumenti digitali avanzati, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza operativa e promuovere una governance più aperta e partecipativa.

Nel contesto internazionale, il GovTech è un mercato in rapida espansione. Negli Stati Uniti, ad esempio, si stima che il settore abbia un valore di circa 500 miliardi di dollari, con un crescente numero di aziende emergenti che propongono soluzioni tecnologiche mirate al settore pubblico. Anche in Europa il GovTech sta guadagnando terreno, con un valore stimato di circa 116 miliardi di euro.

Diverse iniziative sono state lanciate per sostenere lo sviluppo del GovTech: nel Regno Unito, il programma GovTech Catalyst ha lo scopo di accelerare l’adozione delle tecnologie innovative nella pubblica amministrazione, mentre in Francia è stato istituito un programma dedicato alle startup GovTech, al fine di stimolare la nascita e la crescita di imprese focalizzate su soluzioni per il settore pubblico.

In Italia, le startup e pubblica amministrazione stanno scoprendo i benefici reciproci di una collaborazione stretta. Queste imprese altamente tecnologiche offrono agilità, creatività e competenze digitali avanzate, che si traducono in soluzioni efficaci per rispondere alle sfide della modernizzazione dei servizi pubblici. Dall’altra parte, le istituzioni governative forniscono alle startup una piattaforma per testare e scalare le loro innovazioni, nonché accesso a opportunità di finanziamento e a un mercato potenzialmente vasto. In definitiva, l’alleanza tra GovTech startup e pubblica amministrazione si rivela una leva strategica per promuovere un cambiamento positivo nella società, favorendo uno sviluppo tecnologico orientato al bene comune e alla costruzione di un futuro più sostenibile e inclusivo.

Il panorama del GovTech in Italia

Il GovTech italiano si sta affermando con decisione nel contesto internazionale, come dimostra la sua posizione di rilievo nel GovTech Maturity Index 2022 della World Bank. Questo indice misura la maturità dei Paesi nel percorso di transizione digitale della pubblica amministrazione, e l’Italia vi si distingue per il suo approccio innovativo e per le politiche attuate a sostegno del settore. In parallelo, il DESI (Digital Economy & Society Index) dell’Unione Europea evidenzia un notevole miglioramento dell’Italia, che ha guadagnato posizioni significative rispetto al passato, attestandosi al 18° posto tra gli Stati membri dell’UE in termini di “competitività digitale”.

Questi progressi sono il risultato di grandi investimenti e politiche mirate alla digitalizzazione che hanno caratterizzato l’azione del governo negli ultimi anni. L’adozione di tecnologie innovative da parte delle istituzioni pubbliche e l’incremento dei servizi digitali disponibili ai cittadini sono frutto di una strategia ben definita che punta a trasformare radicalmente l’approccio alla pubblica amministrazione. La crescita nel settore del GovTech in Italia è anche alimentata dall’emergere di un vivace ecosistema di startup e pubblica amministrazione che collaborano attivamente. Queste realtà imprenditoriali, spesso giovanili e dinamiche, apportano freschezza e nuove idee, contribuendo a ridisegnare il panorama della digitalizzazione nel Paese. Il loro impatto si traduce in soluzioni tecnologiche che migliorano la qualità dei servizi offerti ai cittadini e ottimizzano i processi interni alle amministrazioni. L’Italia, grazie a questo fermento innovativo, sta consolidando il suo ruolo di player importante nel GovTech europeo, dimostrando come investimenti mirati e una visione lungimirante possano effettivamente portare a una trasformazione digitale efficace e sostenibile della pubblica amministrazione.

Collaborazione tra startup e pubblica amministrazione: dati e tendenze

La collaborazione tra startup e pubblica amministrazione in Italia sta vivendo una fase di crescita e consolidamento, come evidenziato dai dati che mostrano un numero sempre maggiore di startup innovative coinvolte in progetti di GovTech. Le giovani imprese tecnologiche che hanno stabilito rapporti lavorativi con il settore pubblico sono oltre 1.200, un segnale tangibile dell’interesse crescente verso le soluzioni innovative proposte da queste realtà emergenti. Il valore dei contratti pubblici aggiudicati alle startup innovative ha raggiunto cifre significative, con una predominanza di Raggruppamenti Temporanei di Impresa (RTI), che permettono alle startup di partecipare a progetti di ampio respiro e di dividere rischi e opportunità con partner più affermati.

Questa modalità di collaborazione riflette la volontà delle startup di integrarsi nel tessuto economico più ampio, beneficiando dell’esperienza e delle risorse delle imprese consolidate. Le tecnologie prevalenti tra le startup del settore GovTech si concentrano soprattutto nell’ambito del healthtech e dell’edu-tech, settori in cui l’innovazione può avere un impatto diretto sulla qualità della vita dei cittadini e sull’efficienza dei servizi pubblici. Queste aree rappresentano opportunità importanti per le startup che vogliono apportare cambiamenti significativi attraverso la digitalizzazione e l’introduzione di nuovi modelli operativi.

La dimensione tipica dei contratti, tuttavia, rimane contenuta, con una prevalenza di affidamenti diretti sottosoglia che indicano una tendenza alla frammentazione degli incarichi. Nonostante ciò, le startup percepiscono la pubblica amministrazione come un partner affidabile per quanto riguarda i pagamenti, ritenendo i budget a disposizione rilevanti per il sostegno dei propri progetti innovativi. Questa percezione positiva è fondamentale per alimentare un circolo virtuoso tra startup e pubblica amministrazione, in cui l’affidabilità finanziaria si combina con la spinta innovativa delle giovani imprese, creando un ambiente fertile per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate al servizio dei cittadini. La collaborazione in atto è quindi un segnale promettente per il futuro del GovTech in Italia, indicando una strada verso una pubblica amministrazione sempre più moderna e all’avanguardia.

Ostacoli e criticità nella collaborazione tra startup e PA

Nonostante il GovTech in Italia stia vivendo un periodo di crescita, la strada verso una collaborazione fluida e priva di ostacoli tra startup e pubblica amministrazione è ancora irta di sfide. Uno dei principali scogli che le giovani imprese innovative si trovano ad affrontare è rappresentato dalle tempistiche dei pagamenti, spesso dilatate, che possono mettere a dura prova la loro stabilità finanziaria. La complessità delle procedure amministrative costituisce un ulteriore ostacolo, scoraggiando talvolta le startup dal partecipare a bandi pubblici. Queste procedure, spesso intricate e burocraticamente onerose, richiedono una navigazione esperta e risorse dedicate che non tutte le startup, soprattutto quelle in fase iniziale, sono in grado di sostenere.

In aggiunta, i requisiti di capacità economica imposti dagli enti pubblici possono rappresentare una barriera quasi insormontabile per le piccole imprese innovative che non dispongono ancora di un solido background finanziario. Questo aspetto limita l’accesso al mercato pubblico a un ristretto numero di startup più mature e capitalizzate, lasciando fuori molte realtà promettenti. Un altro punto critico è la necessità per la pubblica amministrazione di sviluppare competenze tecniche adeguate per valutare correttamente le proposte innovative. La mancanza di conoscenze specifiche può portare a sottovalutare il potenziale delle soluzioni offerte dalle startup o a non riconoscerne il valore aggiunto, frenando così l’adozione di nuove tecnologie.

Per superare questi ostacoli è fondamentale che la PA si doti di meccanismi per condividere e accedere a pratiche di innovazione già sperimentate, diminuendo così le soglie di rischio e di incertezza percepite. La creazione di un ambiente in cui l’innovazione possa essere valutata su basi concrete e secondo criteri trasparenti è essenziale per incentivare una maggiore partecipazione delle startup ai processi di digitalizzazione della pubblica amministrazione italiana.

Esempi di successo: PagoPa e Polo Strategico Nazionale

Nel panorama del GovTech italiano spiccano due esempi di eccellenza: PagoPa e il Polo Strategico Nazionale (Psn), entrambi dimostrazione di come la sinergia tra startup e pubblica amministrazione possa generare cambiamenti significativi e duraturi.

PagoPa, nata nel 2019, è diventata un punto di riferimento per la digitalizzazione dei pagamenti verso la pubblica amministrazione. Con un salto da 4 milioni di euro di valore della produzione nel 2019 a 60 milioni nel 2022, e con un utile netto in crescita del 74,5%, PagoPa ha rivoluzionato il modo in cui i cittadini interagiscono con gli enti statali. Mirko Calvaresi, Chief Information Officer di PagoPa, ha sottolineato l’importanza dell’innovazione per migliorare il rapporto tra cittadini e PA, facendo leva sul successo dell’app Io, che ha semplificato la gestione delle transazioni quotidiane con la PA.

Dall’altro lato, il Polo Strategico Nazionale (Psn), nato nel 2022 da una joint venture tra grandi realtà industriali e istituzionali italiane, ha l’ambizioso obiettivo di trasferire i dati della pubblica amministrazione sul cloud. Paolo Trevisan, Chief Technology & Information Officer del Psn, guida questo progetto strategico che mira a rispettare gli obblighi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e a realizzare gli obiettivi della Strategia Cloud Italia. Ad oggi, il Psn ha già coinvolto 37 pubbliche amministrazioni nazionali in questa migrazione digitale.

Questi due esempi non solo evidenziano l’impatto positivo delle GovTech startup sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione italiana ma sottolineano anche l’importanza di figure chiave come Trevisan e Calvaresi, i quali con la loro visione e competenza stanno contribuendo attivamente al progresso digitale del settore pubblico nel nostro Paese.

Prospettive future e potenziale di crescita del GovTech

Il settore del GovTech in Italia si trova di fronte a un orizzonte ricco di opportunità e sfide. Con una crescita già impressionante negli ultimi anni, le prospettive future sono ancor più promettenti, grazie all’importanza strategica che questo ambito riveste nella digitalizzazione della pubblica amministrazione e nell’ottimizzazione dei servizi offerti ai cittadini. Il potenziale di crescita è evidente, considerando l’interesse crescente delle startup che vedono nel settore pubblico un mercato di riferimento affidabile e in espansione, attratte dall’affidabilità nei pagamenti e dalla significatività dei budget a disposizione. Tuttavia, per massimizzare il potenziale del GovTech e sfruttare appieno le competenze innovative delle startup, è fondamentale superare le barriere attuali. Questo implica una semplificazione delle procedure amministrative, un miglioramento delle competenze tecniche nelle stazioni appaltanti pubbliche e una maggiore velocità nei processi di pagamento. Solo abbattendo questi ostacoli si potrà garantire un’interazione fluida e produttiva tra startup e pubblica amministrazione, favorendo così l’adozione di soluzioni tecnologiche all’avanguardia che possano realmente trasformare il panorama dei servizi pubblici in Italia.

Startup e Pubblica Amministrazione in Italia: Il futuro è roseo

Desideriamo concludere questo approfondimento sul GovTech in Italia ringraziando Ubaldo De Santis di SprintX per il suo prezioso contributo e per aver condiviso la sua visione e esperienza nel settore. La crescente sinergia tra startup e pubblica amministrazione è un segnale inequivocabile di un futuro promettente, dove l’innovazione diventa un pilastro fondamentale per lo sviluppo di servizi pubblici efficienti e moderni. È essenziale che la pubblica amministrazione si dotti delle competenze necessarie per interagire efficacemente con le startup, creando un ambiente che favorisca l’innovazione e la trasformazione digitale.

Invitiamo i lettori a riflettere sull’impatto positivo che una pubblica amministrazione innovativa e digitale può avere sulla società, e sull’importanza di sostenere questo processo di cambiamento che non solo migliorerà la qualità della vita dei cittadini ma contribuirà anche a posizionare l’Italia come un leader nel panorama del GovTech internazionale. Il futuro per le startup e la pubblica amministrazione in Italia appare non solo roseo ma ricco di potenzialità ancora da esplorare e realizzare.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it