Giornate Fai autunno scuole e universitàPorte aperte in scuole e università nelle giornate Fai d’autunno: ecco quali sono le iniziative in programma.


Il 14 e il 15 ottobre 2023 saranno le Giornate Fai d’autunno, un’iniziativa che unisce l’Italia in un percorso di conoscenza e presa di coscienza indispensabile.

Come dichiarato dal Ministro della Cultura Sangiuliano, “per salvare il nostro patrimonio, bisogna amarlo e, prima ancora, conoscerlo”.

Per l’edizione di quest’autunno, diverse scuole e università apriranno le porte ai visitatori.
Ecco quali saranno le iniziative di quest’anno.

Giornate Fai autunno scuole e università: tutte le iniziative

Con le giornate Fai, i visitatori possono accedere ad alcuni luoghi solitamente chiusi al pubblico.
Nell’edizione di autunno 2023, il Fai ha deciso di aprire le porte anche di diversi luoghi d’istruzione. Una scelta, come dichiarato da Marco Magnifico, presidente del Fai:

“del tutto spontanea dei delegati del Fai, che sembra sottolineare che sempre più e con maggiore vigore bisogna tornare ad affidare alla scuola e all’università un ruolo fondativo per la qualità del futuro e del nostro Paese”.

Quali saranno gli atenei coinvolti

Tra i diversi atenei coinvolti troviamo il Politecnico di Milano, oggi centro d’indagine sul Duomo, il Marine Centre di Fano, l’Università degli Studi di Bergamo (situata nell’ex Convento di Sant’Agostino), l’Università di Trieste e la sua scala elicoidale anni Venti, La Sapienza di Roma, l’Accademia delle Belle Arti a Ravenna e tantissimi altri.

In tutto, sono 11 le sedi universitarie coinvolte e 32 tra scuole, accademie, centri di ricerca e laboratori di formazione.

Quali sono gli obiettivi

L’obiettivo è quello di superare il milione di visitatori dello scorso anno.

Il Fai (Fondo Ambiente Italiano) oggi cura e gestisce direttamente 73 beni, con 8 milioni di metri quadri di paesaggio tutelato, 85 mila metri quadri di edifici storici e 500mila di giardini e parchi.

Come dichiarato dal direttore generale Davide Usai:

“Dal 1975 a oggi, abbiamo investito in restauri 143 milioni di euro. Oggi, si fanno i conti anche con i 724 mila euro di danni causati dagli eventi climatici degli ultimi mesi. Bisogna contenere le piogge sempre più concentrate: sostituiremo 3 km di pluviali. La previsione è di 5 milioni di euro di investimenti in tre anni per la prevenzione. Nel 2022 gli iscritti al Fai erano 268.795. In un Paese come il nostro dovrebbero essere almeno 500 mila/un milione”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it