Il 22 marzo 2023 ricorre la Giornata mondiale dell’acqua, per ricordarci la sua importanza vitale e sensibilizzare l’opinione pubblica sul suo spreco.
Giornata mondiale dell’acqua 2023: il 22 marzo si celebra il World Water Day, istituito per ricordare l’importanza del cosiddetto “oro blu”, che spesso siamo per scontato.
Si tratta di una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite, nel 1992.
L’appuntamento di quest’anno si concentrerà sull’accelerazione del cambiamento climatico e sui modi per risolvere la crisi idrica e igienico-sanitaria. Inoltre, quest’anno, la Giornata mondiale coincide con l’inizio della Conferenza ONU sull’Acqua 2023, l’evento per unire il mondo per risolvere la crisi idrica mondiale.
Giornata mondiale dell’acqua 2023: il dossier di Legambiente contro lo spreco d’acqua
Secondo i dati raccolti, l’Italia sarebbe in grado di riutilizzare 22 miliardi di metri cubi di acqua all’anno, provenienti dalla raccolta delle acque meteoriche nelle città.
A stimare la cifra è stato l’Osservatorio CittàClima di Legambiente che, nel dossier “Accelerare il cambiamento: la sfida dell’acqua passa dalle città”, ha evidenziato un aumento del 367% dei danni a causa della siccità, negli ultimi danni.
Legambiente, per questo, ha richiesto al Governo Meloni di stilare:
“una strategia idrica nazionale in modo da avviare una nuova governance dell’acqua, che abbia come obiettivo non solo l’accumulo per affrontare i periodi di carenza, ma soprattutto la riduzione della domanda d’acqua e quindi dei prelievi e degli usi in tutti i suoi settori”.
L’associazione chiede una roadmap per riqualificare e riprogettare spazi aperti ed edifici, nelle città italiane, per puntare almeno al 20% del recupero delle acque meteoriche, entro il 2025. Stilando i seguenti obiettivi: il 35% entro il 2027 e il 50% entro il 2030.
Giornata mondiale dell’acqua 2023: il decalogo di Legambiente
Per ricordare l’importanza dell’acqua, Legambiente ha pubblicato un decalogo, per migliorare la gestione idrica nelle città.
Tra le regole pubblicate, ci sono l’approvazione di Regolamenti edilizi, in tutti i Comuni, con obblighi di recupero, riutilizzo e risparmio dell’acqua, oltre all’instaurazione di Criteri Ambientali Minimi, per migliorare la gestione idrica, mediante appalti pubblici.
Tra le indicazioni di Legambiente, c’è anche l’ammodernamento della rete idrica, per evitare perdite e sprechi d’acqua e la costruzione di infrastrutture e tetti verdi, per il recupero e il trattamento dell’acqua piovana.
Inoltre, si ricorda la necessità di implementare la depurazione delle acque reflue urbane, per il loro completo riutilizzo in settori strategici.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it