Giorno 25 Novembre si celebra la giornata contro lo violenza sulle donne, che consiste in una manifestazione per eliminare ogni tipo di violenza su di esse.
Il 25 novembre del 1960 le sorelle Mirabal morirono pugnalate e strangolate in un campo di canna da zucchero. Loro furono delle vere e proprio rivoluzionarie che lottarono contro le opposizioni della dittatura Domenicana, e grazie al loro sacrificio, e alle ingiustizie che subirono, nel 1999, l’Assemblea delle nazioni unite ufficializzò il 25 novembre come la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
La giornata contro la violenza sulle donne: troppe vittime di femminicidio e abusi
In Italia sono presenti molti casi di femminicidio o di violenze sulle donne. Basta pensare che in Italia una donna 1 donna su 4 è stata o è vittima di violenza. La maggior parte di casi violenza vengono causati da ex partner, amici o parenti della vittima.
In Italia il 62,7% di violenza è causata dagli ex Fidanzati, e questo fatto porta con sé anche un dato agghiacciante, ovvero, il 38% di femminicidio.
I Fenomeni di violenza vengono registrati da donne con età compresa tra i 15 anni in su, ma non mancano le ingiustizie e le violenze contro i bambini.
In base a un campione di donne intervistate in tutta l’Unione Europea, le medesime affermano addirittura di evitare determinati luoghi e posti per paura di subire violenze.
La violenza sulle donne è infine una delle causa di arretratezza culturale ed senza dubbio è correlata anche ad altri fattori come lo sfruttamento sessuale, la prostituzione e la trasmissione dell’HIV/AIDS.
Una questione che riguarda tutti
«La violenza contro le donne, dallo stalking al femminicidio, è una questione che riguarda tutti. Non è una questione solo femminile ma un tema cruciale di cui le donne e soprattutto gli uomini si devono far carico».
Così afferma Roberto Rossini, Presidente nazionale delle Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) e portavoce dell’Alleanza contro la povertà in Italia.
Molto spesso le vittime hanno paure ha denunciare le violenze che subiscono.
Per questo a lanciare un appello in merito è stato anche il Ministro dela Giustizia, Alfonso Bonafede, che invita tutte le donne a denunciare ogni tipo di violenza:
“Quando la donna va a denunciare è il momento in cui lo Stato deve prendere per mano la donna e i suoi figli e accompagnarli, perché hanno paura e per paura molte donne non denunciano per il bene dei figli e io voglio dire a queste donne: denunciate, perché ora ci sono strumenti nuovi”.