Un approfondimento sulle politiche di prevenzione alle dipendenze e sulla situazione attuale in materia di pubblicità dei giochi d’azzardo: bastano le avvertenze come sui prodotti da fumo?
Negli ultimi tempi nel mondo, si è verificato un notevole incremento nella pubblicità legata ai giochi d’azzardo. Si tratta ovviamente, di un fenomeno che registra notevoli differenze da nazione a nazione, anche se sicuramente rappresenta un fenomeno, o meglio una problematica, globale.
In tema di gioco d’azzardo, l’Italia e diversi paesi esteri adottano approcci legali che riflettono la loro visione sociale e culturale. In Italia, la regolamentazione del gioco d’azzardo è nota per essere piuttosto rigorosa, con una serie di leggi mirate a proteggere i consumatori e prevenire il rischio di dipendenza. La legislazione italiana stabilisce chiaramente i tipi di giochi consentiti, i requisiti per gli operatori e le restrizioni pubblicitarie.
Inoltre un elemento chiave nelle differenze legislative sul gioco d’azzardo tra l’Italia e alcuni paesi esteri riguarda la pubblicità. In Italia, la pubblicità legata al gioco d’azzardo è soggetta a restrizioni rigide. Le leggi italiane cercano infatti di limitare la visibilità e l’accessibilità del gioco d’azzardo per proteggere i cittadini dai rischi connessi, specie quelli legati alla dipendenza.
D’altro canto, alcuni paesi esteri hanno adottato approcci più morbidi, consentendo una maggiore libertà nel settore del gioco d’azzardo e della sua sponsorizzazione. Alcune nazioni vedono il gioco come un’opportunità di generare entrate significative e regolamentano il settore in modo più flessibile, consentendo una varietà più ampia di giochi e meno restrizioni pubblicitarie.
Nei casi in cui questa sponsorizzazione è permessa essa, per una questione di “etichetta” è inoltre spesso accompagnata da etichette di avvertenza analoghe a quelle che vediamo sulle confezioni dei pacchetti di sigarette.
Si tratta del cosiddetto messaggio del “gioco responsabile”: una locuzione che indica una serie di politiche applicate dagli stakeholder dell’industria del gambling (e dai loro fornitori di software), per promuovere le attività di gioco online in un ambiente equo, sicuro e attendibile.
Questa tendenza è stata oggetto di crescente attenzione da parte dei media, degli esperti di salute pubblica e della società in generale.
Esaminiamo oggi questa pratica di marketing in crescita, confrontandola con le etichette di avvertenza dei prodotti del tabacco, per coglierne eventuali similitudini e offrire una riflessione sull’argomento e sulle dipendenze affini.
La normativa italiana
Prima di entrare nel vivo del dibattito occorre fare alcune precisazioni del quadro normativo italiano.
Il gioco d’azzardo è vietato nei locali pubblici e anche in luoghi privati, secondo la tabella dei giochi proibiti. È possibile giocare d’azzardo solo nelle case da gioco autorizzate (casinò) e sulle navi da crociera naviganti fuori dal bacino del Mediterraneo.
Tuttavia col passare del tempo alcuni tipi di gioco con premi in denaro sono stati legalizzati. È il caso dei giochi numerici a quota fissa come il lotto, dei giochi numerici a totalizzatore come il Superenalotto, l’Eurojackpot e il Win for Life!, dei giochi a base sportiva come i vari ormai soppiantati Totocalcio, Totip, Totogol e altri sistemi di scommesse a quota fissa (queste ultime hanno inglobato anche i giochi a base ippica e si sono estesi anche a eventi non sportivi, come ai festival musicali tipo Sanremo ed Eurovision Song Contest e ai reality show).
Si ricorda che l’art. 718 del codice penale italiano punisce con l’arresto da tre mesi ad un anno e con l’ammenda non inferiore a 206 euro a chiunque tenga un gioco d’azzardo o lo agevoli fuori dai contesti autorizzati. La pena è aumentata se il reo è sorpreso in una casa di gioco, ovvero in pubblico esercizio, o sono state impegnate poste rilevanti.
Le regole sulla pubblicità al gambling in Italia
Allo stato attuale il decreto “dignità” (legge 9 agosto 2018, n. 96) ha vietato “qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco d’azzardo, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni e i canali informatici, digitali e telematici, compresi i social media“.
Tale divieto è posto a “carico del committente, del proprietario del mezzo o del sito di diffusione o di destinazione e dell’organizzatore della manifestazione, evento o attività“.
Le uniche attività escluse dal divieto sono le lotterie nazionali a estrazione differita, le lotterie e tombole organizzate a livello locale per beneficenza, i loghi sul gioco sicuro e responsabile dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e anche la cosiddetta “lotteria dei corrispettivi”.
Lo scopo di questa regolamentazione è da individuarsi nel contrasto alla ludopatia e nel rafforzamento della tutela del consumatore/giocatore, con particolare riferimento alle categorie vulnerabili (giocatori patologici, minori, anziani).
Il caso calcioscommesse e il progetto di riforma dei giochi
A complicare ulteriormente il quadro è lo scandalo delle scommesse nel mondo del calcio, che di recente ha visto al centro del ciclone alcuni giocatori della Serie A e della Nazionale di calcio italiana che avrebbero scommesso su partite di calcio utilizzando siti di scommesse online illegali.
Per contrastare questo problema e tutte le criticità legate alla ludopatia e allo sfruttamento delle scommesse illecite da parte della criminalità organizzata, l’esecutivo si prepara a utilizzare tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, e a bloccare le transazioni finanziarie legate al gioco clandestino. Uno degli obiettivi principali della riforma è portare stabilità alle regole del gioco nel settore del gioco pubblico.
Secondo il prossimo decreto in arrivo, ad esempio, i concessionari dovranno rispettare gli obblighi e i diritti stabiliti durante il periodo di validità della concessione. Questo include il canone richiesto dallo Stato e il regime fiscale applicato alle attività di gioco.
Per limitare la proliferazione dei siti di gioco online, noti anche come “skin“, ogni concessionario avrà il permesso di aprire un solo sito per ciascun gioco online. Allo stesso tempo, il governo sta lavorando a un riordino del settore retail, in collaborazione con le regioni, che dovrebbe essere implementato nei prossimi mesi.
Maggiori informazioni sono disponibili in questo articolo.
L’ascesa dei giochi d’azzardo
Nonostante le regole interne delle varie nazioni la pubblicità dei giochi d’azzardo è diventata onnipresente nella società contemporanea. Siamo bombardati da spot televisivi, annunci online e sponsorizzazioni di eventi sportivi. Questa massiccia esposizione ha sollevato preoccupazioni significative riguardo all’incidenza dei problemi legati al gioco d’azzardo, compresi il gioco d’azzardo patologico e le relative conseguenze sociali ed economiche.
Per questo motivo potrebbe essere curioso utilizzare un caso di studio analogo per riconsiderare le politiche di prevenzione di questi fenomeni: ad esempio quello delle etichette di avvertenza sui prodotti da tabacco.
Un confronto critico
Per questo motivo qui di seguito abbiamo voluto analizzare somiglianze e differenze possibili (e ipotizzabili) nella pubblicità dei giochi d’azzardo e le etichette applicabili ai prodotti “da fumo”.
Inoltre all’interno di questa panoramica comparativa trova spazio anche un’analisi degli attuali limiti delle campagne di marketing e dei potenziali miglioramenti che si potrebbero apportare.
Similitudini
- Informazioni sui rischi: in entrambi i casi, l’obiettivo è quello di informare il pubblico sui rischi associati a determinati comportamenti. Le etichette dei prodotti del tabacco forniscono dati sulle conseguenze gravi per la salute del fumo, mentre la pubblicità dei giochi d’azzardo può includere avvertenze sui rischi del gioco d’azzardo patologico.
- Effetto scioccante: come le immagini scioccanti sulle etichette del tabacco, alcune campagne pubblicitarie sui giochi d’azzardo potrebbero cercare di mettere in risalto le conseguenze negative del gioco d’azzardo e sensibilizzare il pubblico.
Differenze
- Scopo della comunicazione: Le etichette del fumo sono obbligatorie e mirano a scoraggiare il consumo del tabacco. D’altro canto, la pubblicità dei giochi d’azzardo, sebbene talvolta includa avvertenze, ha principalmente lo scopo di promuovere il gioco d’azzardo, che è una fonte di entrate significative per l’industria.
- Controllo legale: Mentre le etichette del fumo sono regolamentate e standardizzate in molte giurisdizioni, la pubblicità dei giochi d’azzardo può essere soggetta a regolamenti meno rigorosi. Questa differenza riflette il fatto che il gioco d’azzardo è spesso regolamentato in modo diverso a seconda del paese.
Limiti della pubblicità dei giochi d’azzardo
- Ambiguità delle avvertenze: la pubblicità dei giochi d’azzardo spesso utilizza avvertenze ambigue, che potrebbero non essere altrettanto efficaci nel comunicare i rischi reali del gioco d’azzardo patologico rispetto alle etichette del tabacco.
- Conflitto di interessi: le società di giochi d’azzardo hanno un forte incentivo a promuovere il gioco, il che può creare un conflitto di interessi con la promozione della salute pubblica. Le etichette del fumo, d’altra parte, sono spinte da un obiettivo di salute chiaramente definito.
Potenziali miglioramenti
- Standardizzazione delle avvertenze: regolamentare la pubblicità dei giochi d’azzardo in modo simile alle etichette del tabacco potrebbe garantire una maggiore chiarezza e coerenza nell’informazione dei rischi.
- Sensibilizzazione del pubblico: la società potrebbe fare di più per educare il pubblico sui rischi del gioco d’azzardo, simile agli sforzi di sensibilizzazione sul fumo. Questo potrebbe includere campagne informative e programmi di prevenzione.
Ruolo Chiave dell’AGCOM nella Regolamentazione della Pubblicità del Gioco d’Azzardo in Italia
In Italia è l’AGCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, a svolgere un ruolo cruciale nella regolamentazione della pubblicità legata ai giochi d’azzardo in Italia.
Il suo compito principale è garantire che le campagne pubblicitarie nel settore rispettino le normative vigenti e promuovano il gioco responsabile. Tuttavia, è essenziale esaminare attentamente l’efficacia di tale organo di controllo e la sua capacità di gestire le sfide correlate al crescente fenomeno del gioco d’azzardo.
L’AGCOM è infatti chiamata a monitorare attentamente le attività pubblicitarie dei fornitori di giochi d’azzardo, verificando che rispettino le leggi nazionali e promuovano comportamenti di gioco responsabili.
La sfida principale riguarda l’adeguatezza delle risorse e degli strumenti a disposizione per questa sorveglianza. Esistono margini per migliorare l’efficacia dell’AGCOM nel garantire il rispetto delle leggi vigenti? Una riflessione critica su questo punto può fornire spunti per potenziare il ruolo di questo organo di controllo.
Apparente incoerenza del Garante: pubblicità e tutela del consumatore
Un aspetto critico sorge nell’apparente incoerenza dell’Autorità nel trattare la pubblicità dei giochi d’azzardo. Mentre l’organismo è attivo nella tutela dei consumatori, sembra mancare una fermezza omogenea quando si affronta la pubblicità legata al gioco d’azzardo, specialmente quando si utilizzano ad esempio notizie sportive come veicolo promozionale.
In questi casi ad esempio il GP di Formula Uno di Monza (per citare un evento esemplificativo) diventa non solo una vetrina per sponsor e merchandising di vario tipo, ma alimenta un vero e proprio mercato “parallelo”.
Sedicenti siti sportivi, infatti, utilizzano le notizie legate all’evento specifico (ad esempio risultati delle qualifiche, giro veloce, classifica finale o perfino le previsioni del meteo che rivestono una certa importanza per questo tipo di manifestazioni) per evidenziare la quota di scommessa su un determinato vincitore o su un determinato risultato finale. Ma non solo: spesso si rimanda l’utente/lettore direttamente alla piattaforma di gioco online.
Ovviamente quanto detto vale anche per altri eventi sportivi di rilevanza mediatica ampia, come il calcio, il tennis, il motociclismo e altro ancora.
Vien da chiedersi quale potrebbe essere l’atteggiamento dell’Autorità nei confronti di sedicenti siti informativi che utilizzano un mero pretesto per parlare di prodotti da tabacco. In tal caso il Garante avrebbe un atteggiamento egualmente “morbido”?
Si tratta effettivamente di un atteggiamento contraddittorio, una discrepanza che solleva domande sulla coerenza delle politiche di intervento del Garante.
Anche in questo caso, pertanto, è evidente come nelle dinamiche della pubblicità del gioco d’azzardo in Italia emergano ulteriori sfide e possibili margini di miglioramento anche a livello di regolamentazione del mercato.
È evidente pertatto quanto sia necessario un dialogo aperto e costruttivo per sviluppare politiche più efficaci che tutelino i consumatori e promuovano un ambiente di gioco responsabile.
Italia VS resto del mondo: analisi del contesto e delle differenze
Come abbiamo detto all’inizio di questo approfondimento, il gioco d’azzardo è un fenomeno diffuso a livello globale, e la sua regolamentazione varia notevolmente da un paese all’altro.
Quindi soffermarsi sul caso peculiare italiano potrebbe essere riduttivo, ma occorrerebbe anche approfondire nel caso in maniera piuttosto ampia la sua connessione con le politiche internazionali.
Opteremo per una via di mezzo, tentanto di fornire una panoramica complessiva su contesto e differenze delle regole internazionali in materia.
La regolamentazione nel mondo
A livello internazionale, le regole sul gioco d’azzardo sono caratterizzate da una grande diversità. Molti paesi hanno adottato leggi che riflettono la loro cultura, valori e prospettive sulla regolamentazione del gioco d’azzardo. Alcuni Stati hanno optato per una regolamentazione rigorosa, mentre altri hanno adottato un approccio più liberale.
Organizzazioni internazionali come l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) hanno cercato di promuovere principi generali per la regolamentazione del gioco d’azzardo, ma la conformità a tali principi è facoltativa per i singoli paesi. Inoltre, trattati bilaterali e accordi regionali possono influenzare la regolamentazione del gioco d’azzardo tra nazioni confinanti.
Il confronto tra le regolamentazioni internazionali e italiane evidenzia come ogni paese abbia affrontato il gioco d’azzardo in base alle sue specificità culturali, sociali ed economiche. Alcuni paesi preferiscono monopolizzare il settore, mentre altri scelgono di aprire il mercato a operatori privati sotto stretta supervisione.
Nazioni con politiche restrittive
Ci sono diverse nazioni nel mondo che hanno adottato una regolamentazione rigorosa del gioco d’azzardo, ponendo restrizioni significative per garantire la legalità, la trasparenza e la prevenzione del gioco d’azzardo problematico. Alcuni esempi includono:
- Regno Unito: Il Regno Unito ha una delle regolamentazioni più avanzate e rigorose del settore del gioco d’azzardo. La Gambling Commission regola e supervisiona tutte le attività di gioco, garantendo la conformità alle leggi e promuovendo il gioco responsabile.
- Svezia: La Svezia ha recentemente riformato la sua legge sul gioco d’azzardo per creare un mercato regolamentato e aperto a operatori privati. Tuttavia, la regolamentazione è rigorosa e mira a proteggere i giocatori e prevenire il gioco d’azzardo problematico.
- Australia: Le leggi sul gioco d’azzardo in Australia variano tra gli Stati e i territori, ma in generale, il paese ha normative rigorose per garantire la legalità e la sicurezza del settore del gioco d’azzardo.
- Singapore: Singapore ha una regolamentazione del gioco d’azzardo molto rigorosa, con leggi che disciplinano sia i casinò terrestri che le scommesse online. L’obiettivo è garantire un ambiente di gioco sicuro e responsabile.
- Norvegia: La Norvegia ha una regolamentazione del gioco d’azzardo gestita principalmente dal governo, con una forte attenzione alla prevenzione del gioco d’azzardo problematico. Le lotterie e le scommesse sono monopolizzate da enti governativi.
Nazioni con politiche “morbide”
Ci sono alcune nazioni invece che hanno una regolamentazione più morbida o liberalizzata per quanto riguarda il gioco d’azzardo.
Tali paesi possono permettere una maggiore libertà nel settore del gioco d’azzardo, consentendo a operatori privati di partecipare al mercato in modo più aperto. Alcuni esempi includono:
- Stati Uniti: La regolamentazione del gioco d’azzardo negli Stati Uniti varia considerevolmente da uno stato all’altro. Molti stati hanno casinò terrestri e scommesse sportive legali, mentre altri hanno normative più restrittive. Tuttavia, la tendenza generale è stata quella di allentare le restrizioni negli ultimi anni, specialmente per quanto riguarda le scommesse sportive e il gioco online.
- Portogallo: Il Portogallo ha leggi più libere per quanto riguarda il gioco d’azzardo online e terrestre. Il governo ha liberalizzato il settore, consentendo a operatori privati di ottenere licenze per offrire servizi di gioco d’azzardo online nel paese.
- Nuova Zelanda: In Nuova Zelanda, ci sono casinò terrestri e lotterie gestite da enti governativi, ma il gioco d’azzardo online è gestito da operatori privati stranieri. La regolamentazione è più aperta rispetto ad alcuni altri paesi.
- Filippine: Le Filippine hanno una regolamentazione relativamente morbida per quanto riguarda il gioco d’azzardo, con numerose strutture di gioco terrestri e una regolamentazione che consente l’operatività di casinò online. L’Autorità per il Gioco d’Azzardo e l’Amministrazione (PAGCOR) regola il settore.
- Cipro: Cipro ha aperto il suo mercato del gioco d’azzardo online a operatori stranieri e ha creato un ambiente relativamente aperto per l’industria del gioco d’azzardo.
Conclusioni
Siamo arrivati alla conclusione del nostro approfondimento e del nostro parallelismo critico. Cosa evinciamo da quanto abbiamo scritto finora?
Il confronto tra la pubblicità dei giochi d’azzardo e le etichette di avvertenza dei prodotti del tabacco solleva importanti questioni riguardo alla comunicazione dei rischi e alla promozione della salute pubblica. Mentre entrambe cercano di informare il pubblico sui rischi, la loro origine, lo scopo e il livello di regolamentazione sono significativamente diversi.
È essenziale pertanto che la società rifletta su come migliorare la trasparenza e l’efficacia della comunicazione sui rischi del gioco d’azzardo, in modo da ridurre i danni associati a questo comportamento.
La tutela della salute pubblica dovrebbe, per concludere, rimanere sempre al centro di queste discussioni, mentre spesso si cerca un equilibrio tra i diritti dei consumatori e gli interessi economici delle industrie coinvolte.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it