In Gazzetta Ufficiale arriva la legge di conversione del Decreto Superbonus 2024, confermando il passaggio del Dl. n. 39/2024 a legge dello Stato: ecco quali sono tutte le novità.
Il Superbonus si presenta come uno strumento per incentivare la riqualificazione energetica e sismica degli edifici sul territorio nazionale. Introdotta per la prima volta nel 2020, questa misura ha suscitato grande interesse per le sue ampie potenzialità nel promuovere interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche degli immobili e nella riduzione del rischio sismico.
L’obiettivo principale del Superbonus è quello di favorire la trasformazione del patrimonio edilizio italiano, rendendolo più sicuro, sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico. Attraverso incentivi fiscali e agevolazioni finanziarie, si mira a incentivare sia i cittadini che le imprese ad investire in interventi volti a migliorare la qualità degli edifici e a ridurre il consumo energetico, contribuendo così alla lotta contro il cambiamento climatico e al risparmio energetico.
Nel corso degli anni, il Superbonus ha tuttavia subito diverse evoluzioni e adattamenti: l’agevolazione dal 110% di agevolazione fino al 2023 è sceso al 70% nel 2024, e poi si scenderà ulteriormente al 65% nel 2025, per poi terminare definitivamente.
La recente pubblicazione della legge di conversione del Decreto Superbonus 2024, avvenuta nella Gazzetta Ufficiale, aggiorna dunque la portata del superbonus e ne mette in chiaro gli attuali limiti.
In Gazzetta Ufficiale la legge di conversione sul Superbonus 2024: ecco cosa cambia
La pubblicazione avvenuta nella Gazzetta Ufficiale n. 123 del 28 maggio 2024 rivela diverse novità significative.
Tra le principali modifiche apportate, si segnalano:
- Riduzione delle fattispecie ammesse: l’opzione per la cessione dei crediti o per lo sconto in fattura è stata ridotta, come specificato negli articoli 1, commi 1-4.
- Creazione di un fondo per interventi sismici: È stato istituito un Fondo volto a sostenere gli interventi di riqualificazione nelle aree colpite da eventi sismici, come stabilito nell’articolo 1-bis.
- disposizioni sulla trasmissione dei dati: Sono state introdotte disposizioni riguardanti la trasmissione dei dati relativi alle spese agevolabili fiscalmente, come indicato nell’articolo 3.
Riduzione cessione crediti e sconto in fattura
Una delle principali novità riguarda la riduzione delle possibilità di cessione dei crediti o lo sconto in fattura. La normativa prevede una serie di modifiche che includono:
- limitazioni previste: scompare lo sconto in fattura e i crediti verranno sottratti prima dai ‘debiti’, cioè dai ruoli iscritti nelle cartelle esattoriali in via definitiva. Si prevede anche la limitazione della cessione del credito Ace (Aiuto alla crescita economica riconosciuto alle imprese) perché si era iniziato a notare un utilizzo fraudolento su questa agevolazione che peraltro è eliminata dalla riforma fiscale
- interventi esclusi dalla riduzione: si stabilisce che le disposizioni sulla cessione dei crediti o lo sconto in fattura non si applicherà agli immobili danneggiati dai terremoti di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria avvenuti il 6 aprile 2009 e successivamente al 24 agosto 2016. Questi fondi potranno essere utilizzati nei territori colpiti dal sisma, con un limite di 400 milioni di euro richiedibili per l’anno 2024, di cui 70 milioni destinati agli eventi sismici del 6 aprile 2009. Si ricorda inoltre che per i territori colpiti da eventi sismici a partire dal 1° aprile 2009, in cui sia stato dichiarato lo stato di emergenza, la detrazione spetta nella misura del 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025
- continuazione delle disposizioni precedenti: le disposizioni precedentemente vigenti continuano ad applicarsi alle spese sostenute prima dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni, a condizione che siano soddisfatte determinate condizioni, come la presentazione della comunicazione di inizio lavori asseverata o l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.
Nuovo fondo per interventi sismici
È istituito un fondo volto a sostenere gli interventi di riqualificazione energetica e strutturale eseguiti su immobili danneggiati dagli eventi sismici verificatisi a partire dal 1° aprile 2009, nei territori dei comuni non inclusi nelle disposizioni precedenti. Il fondo, con una dotazione di 35 milioni di euro per l’anno 2025, è destinato a riconoscere un contributo in favore di soggetti che sostengono spese per gli interventi di riqualificazione. Il riparto delle risorse e le modalità di accesso al contributo sono definiti dall’autorità competente.
Trasmissione dei dati
Viene introdotto infine un nuovo obbligo per gli interventi del superbonus, che prevede la trasmissione di dati specifici all’Enea e al Portale nazionale delle classificazioni sismiche del Dipartimento Casa Italia. Si introducono pertanto disposizioni per acquisire informazioni necessarie al monitoraggio della spesa relativa agli interventi agevolabili. I soggetti che sostengono spese per interventi di efficientamento energetico o antisismici sono tenuti a trasmettere informazioni specifiche all’ENEA e al Portale nazionale delle classificazioni sismiche, relative ai dati catastali dell’immobile, all’ammontare delle spese sostenute e previste, e alle percentuali delle detrazioni spettanti. Sono previste sanzioni in caso di omessa trasmissione dei dati.
I dettagli relativi a contenuto, modalità e termini delle comunicazioni saranno definiti attraverso un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
Il testo pubblicato in G.U.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it